Giuseppina Pieragostini
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“Tornare al cibo di allora, alla memoria di quel mondo, spesso elude i dolorosi temi connessi; i vecchi non vogliono ricordare, i giovani non sanno e forse non vogliono sapere, gli studiosi cercano conferme a teorie preconfezionate di solito agiografiche. C’è ancora ritegno negli ex mezzadri nel parlare del desiderio di mangiare, quando mangiare non era scontato, il cibo non si poteva scegliere e la quantità era limitata; la rimozione della fame dalla memoria individuale e collettiva è un’operazione legata a vissuti insostenibili, tra cui la vergogna e l’impotenza. C’è una foga nel mangiare, nel terminare tutte le pietanze, nel non lasciare avanzi nel piatto che denuncia il nutrirsi di oggi legato a bisogni di ieri. Ripresentare le pietanze di allora, moltiplicate per dieci, così come fanno i miei conterranei, potrebbe rispondere al desiderio di confrontarsi con la fame finalmente ad armi pari e cancellarne le tracce che ancora si manifestano nel linguaggio e nei comportamenti.”
Giuseppina Pieragostini
€14.00Editore : PentàgoraAutore : Giuseppina Pieragostini