2006
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Versione Standard
La tesi presentata nel libro di M. Guzzi è che in questa fase caotica della storia del pianeta stia emergendo, pur a fatica, una nuova figura di umanità. Questa umanità nascente non sorge però dal nulla, ma porta a compimento e purifica tutte le traiettorie evolutive della modernità: dalla liberazione da ogni genere di schiavitù allo slancio conoscitivo e tecnologico, dal progetto democratico all’unificazione planetaria.
In queste ricerche si tenta di precisare i primi lineamenti della nuova umanità, affrontando le problematiche cruciali entro le quali essa sta emergendo: la globalizzazione come sfida non solo economico-politica ma anche interiore; la necessità di una revisione radicale di tutti i progetti (politici e tecnologici) della modernità occidentale; e infine l’urgenza di un rinnovamento e di una purificazione culturali della fede cristiana, che la rendano idonea ad annunciare e a testimoniare l’evento in atto, e cioè l’unificazione del Genere Umano attraverso la consumazione di tutte le culture della guerra create lungo i millenni della storia.
€13.50Editore : Paoline EditorialeAutore / Autrice : Marco GuzziAnno : 2006 -
Versione Standard
Con il titolo Avvicinamenti, Ernst Junger radunò nel 1970 annotazioni di vario genere intorno alle sue esperienze con le droghe e con gli stati alterati di coscienza. Un resoconto intenso e senza reticenze, per il quale all’ epoca fu sottoposto a un’ indagine giudiziaria. Nelle sue confessioni l’ impenitente “psiconauta” configurava una fenomenologia dei diversi tipi di alterazione psichica che si possono provare con le droghe: l’ eccitazione, provocata da caffeina, tabacco e anfetamine; l’ ipnosi, da barbiturici e sonniferi; l’ ebbrezza, da alcol, etere e cloroformio; l’ euforia, da oppio e cocaina; l’ allucinazione, da marijuana, mescalina, psilocibina e Lsd. Specialmente quest’ ultima sostanza – la dietilamide dell’ acido lisergico – attira l’attenzione di Junger, interessato a conoscerne la potenza allucinogena e gli effetti sulla creatività artistica.
Ancora ignaro del problema sociale che la droga sarebbe diventata, egli presenta la propria esperienza nella forma sublimata di un’ avventura spirituale: la droga quale chiave per accedere ai labirinti dell’ anima, per entrare in certi enigmi dell’ universo.
All’ obiezione secondo cui la droga procura soltanto il surrogato di esperienze sostanziali, Junger replica: «E che cosa mai non è un surrogato su questa terra?» Dunque egli respira a pieni polmoni l’ aria eccitante dell’ insolita avventura, ma ne subodora pure l’ estrema pericolosità: un viaggio a latitudini così rischiose è uno slancio nell’ ignoto che scuote i cardini dell’ esistenza, un “furto prometeico” che richiama l’ estremo castigo del non essere.
Editore : GuandaAnno : 2006 -
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Il DNA e le origini della conoscenza
Questo affascinante studio di antropologia ed etnofarmacologia, combina un’avventura personale presso gli indiani Ashaninca a un’analisi rivoluzionaria sul sorgere dell’intelligenza e della coscienza negli schemi evolutivi dell’universo.
Narrato in prima persona, il libro illustra come gli sciamani siano in grado di ottenere informazioni verificabili scientificamente grazie a stati alterati di coscienza raggiunti con l’uso di piante psicotrope.
Ciò ha aperto nuove prospettive sulla biologia, l’antropologia e i limiti del razionalismo, rivelando quanto può essere diverso il mondo intorno a noi se lo affrontiamo a mente aperta.
Editore : Venexia EdizioniAnno : 2006 -
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Timothy Leary studiò a lungo gli effetti della psicolocybina prima e dell’LSD successivamente. La sua tesi è che con giusti dosaggi, in un ambiente protetto, e con delle figure di riferimento (i grandi sacerdoti di cui si parla nel libro) gli effetti della sostanza possono essere benefici.
Questo testo racconta l’esperienza di sedici “viaggi” psichedelici prima che l’LSD fosse dichiarato illegale. Alla guida di questi viaggi si scoprono alcuni grandi sacerdoti, che in realtà sono stati i personaggi cruciali della storia e della letteratura “off” degli anni Sessanta: William S. Burroughs, Allen Ginsberg, Aldous Huxley, Alan Watts, Peter Orlovsky, Ralph Metzner…
Ogni capitolo include anche la lettura di un segno dei Ching relativo al mutamento delle forme viventi e la cronistoria di quel che successe durante lo svolgimento dei diversi viaggi.
Editore : Shake EdizioniAnno : 2006 -
Versione Standard
Un’appassionante e convincente apologia della bicicletta: della sua bellezza e saggezza, della sue virtù come alternativa alla crescente carenza di energia e al soffocante inquinamento. Illich nota acutamente che la bicicletta e il veicolo a motore sono stati inventati dalla stessa generazione. Ma sono i simboli di due opposti modi di usare il progresso moderno
La bicicletta permette a ognuno di controllare la propria energia metabolica (il trasporto di ogni grammo del proprio corpo su un chilometro percorso in dieci minuti costa all’uomo 0,75 calorie). Il veicolo a motore entra invece in concorrenza con tale energia.
Editore : Bollati BoringheriAnno : 2006 -
Versione Standard
Tre letture di Baudelaire
La malinconia ha un profondo legame con la riflessione e gli specchi. Forse nasce nel punto in cui lo sguardo s’incontra nello specchio, questa “trappola di cristallo”. Baudelaire è stato un mirabile testimone della congiunzione di specchio e malinconia. Un tale motivo, che ha dato vita ad allegorie e a rappresentazioni molteplici, esigeva un ascolto attento.
Un ascolto qui consacrato ad alcune poesie, tra cui Le Cygne, autentico capolavoro. A questo si aggiunge, sotto l’influenza di Saturno, tutta la serie di “figure chinate”, di occhi che si abbassano su altri sguardi, su sguardi che si rivolgono alle lontananze della patria assente o del vano riflesso. “Vedo tua madre” si legge in La Lune offensée “che piega la greve massa dei suoi anni verso lo specchio, imbellettando artisticamente il seno che t’ha nutrito!
Editore : SeAnno : 2006 -
Versione Standard
Memorie di un pazzo fu scritta nel periodo più acuto di trasformazione delle idee tolstojane, al momento, come dice egli stesso, della sua nascita spirituale. Le condizioni di ogni mutamento e d’ogni trapasso sono dolorose; Tolstoj ne soffrì in modo particolare.
Questa novella è una testimonianza dello stato d’animo agitato e caotico di Tolstoj in quel tempo.
Tolstoj pone il quesito se sia pazzo chi vive soltanto d’interessi e di sentimenti egoistici, materiali e animali, senza misurarne la vanità e dimenticando che la morte riduce a nulla siffatti interessi e sentimenti; o se, piuttosto, non sia pazzo chi riduce la vita al solo piacere dello spirito: mentre soltanto la comunione con Dio, e quella con gli uomini attraverso l’amore e il sacrificio di se stesso, possono procurare tale godimento fino a quando la morte non libera lo spirito dal corpo.
Editore : SeAnno : 2006