L'orma
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Versione Standard
Stella abita in un tranquillo quartiere residenziale ai margini della città, madre a tempo pieno e infermiera part time, si divide tra le cure ai suoi anziani assistiti, la saggia allegria della figlia Ava e l’attesa del marito sempre via per lavoro. Una vita come tante, in fondo anche desiderata, eppure persino troppo immutabile, e preda di improvvisi struggimenti.
Una mattina è sola in casa, e qualcuno suona al cancello del suo giardino. È un uomo, mai visto prima, che le propone di fare due chiacchiere. Stella, turbata e sorpresa, rifiuta seccamente, ma quella figura inquietante e dall’aria disturbata si ripresenta giorno dopo giorno, in una catena di apparizioni sempre più pressanti. La vita della donna comincia a deformarsi, corrosa dallo sguardo di un essere sconosciuto, toccata da quella presenza fantasmatica e concretissima che la scuote nel profondo, mutando le insoddisfazioni di un quieto conformismo in uno sfumato crescendo di ossessioni.
Editore : L’ormaAnno : 2018 -
Versione Standard
Questo lieve e folgorante romanzo è il ritratto in movimento di un’inquieta e raffinata brigata di giovani artisti che, sul finire degli anni Venti, vivono con spregiudicata intensità i loro amori, desideri e turbamenti.
Bernhard, che studia musica e sogna di evadere da una realtà troppo ristretta, ne è il magnetico ma inconsapevole punto focale. Intorno a lui vortica una variegata esistenza corale alimentata da prove tecniche di storie d’amore e complesse dipendenze affettive, da generosi slanci e precarie velleità. Una giovinezza alla ricerca della propria identità, sia sociale che sessuale, e del proprio posto nel mondo, in un rocambolesco susseguirsi di viaggi ed esperimenti di vita tra Parigi, Zurigo, Berlino e Firenze.
Editore : L’ormaAnno : 2014 -
Versione Standard
La vita di una donna raccontata per quadri successivi: per ogni capitolo un’epoca della vita, un grumo di ricordi che si dipana nel filo del racconto. Dall’infanzia alla maturità e ritorno.
Maja è una bambina che conosce poco o nulla del proprio passato; sa solo di esser nata in un Paese lontano da cui è dovuta scappare. Vi si parlava un’altra lingua, di cui ormai non ricorda neanche una parola.
Unico legame con il mistero delle sue origini è il vecchio Marek, straniero come lei, che con le sue favole le offre un insperato senso di appartenenza. Maja poi cresce – ogni capitolo è una tappa della sua esistenza – fino a divenire una donna complessa, dagli amori inquieti, che decide di portare la figlia di pochi mesi sui luoghi della propria infanzia: per scoprirli, tramandarli, forse reinventarli.
Strutturato con sapienti cambi di prospettiva, seminato di indizi che conducono a inattesi snodi di trama e sorretto da uno stile che abbraccia con delicata potenza tutti i sensi del lettore, L’erba di ieri ci accompagna tra i meravigliosi meccanismi della percezione infantile, illuminandone anche i sorprendenti riverberi nell’età adulta.
Editore : L’ormaAnno : 2019 -
Versione StandardEmmy è una giovane donna piena di impegni e di talento, e ha una gran fretta; fretta di partire, di uscire per le strade assolate, di brillare assieme alla sua voce tra le luci sfavillanti dei cabaret.
Ma quando d’improvviso viene arrestata la sua vita diventa un susseguirsi di attese: del processo, della sentenza, del trasferimento, e poi dei pasti, dell’ora d’aria, della libertà. Per spezzare l’immobilità sospesa dei giorni, Emmy ha come uniche risorse la fervida vivacità del suo mondo interiore e un’inesausta empatia per il tragicomico campionario di miserie e splendori delle sue compagne di sventura.
Ecco dunque che le insicurezze di Anna, la giovinezza tradita della signora Hafner, la rassegnazione di Marie, le speranze di Therese si trasformano in altrettante testimonianze di inalienabile dignità.
Le pagine di questo romanzo autobiografico – pubblicato nel 1919 e finora inedito in Italia – sono una scuola di indignazione e solidarietà in cui trovano spazio le esperienze di una donna in strabiliante anticipo sul proprio tempo: lo shock della reclusione, l’incapacità di percepirsi come umani di fronte alla perdita della sfera privata; ma anche il disperato bisogno di resistere, di rintracciare la varietà dei colori nel grigio della cella.
Editore : L’ormaAnno : 2019 -
Versione StandardDevo imparare a prendere la vita sul serio. Ma com’è che si fa?
«Quando sarò grande cambierò tutto» proclama in uno dei suoi solitari e furenti monologhi la piccola peste protagonista di questo romanzo.
Sono troppe le cose degli adulti che non le vanno a genio: inutili cattiverie, evidenti bugie, imperdonabili meschinità. Eppure il mondo potrebbe essere così divertente, a volerlo cogliere di sorpresa. Ad esempio battendosi con un denutrito orso del circo, o – perché no – scrivendo all’imperatore per dirgli che «la guerra è durata già abbastanza ed è una vera porcheria».
Imprese impareggiabili tra fioretti e misfatti, che costano a questa bambina le esasperate ramanzine di genitori, insegnanti e della burbera zia Millie, ma che segnano anche le tappe esemplari di un lungo addio all’infanzia.
Editore : L’ormaAnno : 2018 -
Versione Standard
Germania 1936: due notti indiavolate, trascorse tra feste eleganti e chiassose birrerie. Una diciannovenne come tante e con una gran voglia di ridere si ritrova a decidere della propria esistenza, mentre il rombo della folla, «profondo, roco e un po’ stanco», acclama Hitler che sfila in corteo lungo le strade della città.
In un tempo in cui il desiderio di vita non può che trasformarsi in necessità di fuga, lo sguardo svagato di Sanna coglie con irriverente grazia intrighi, tragedie, violenze e amori di un’indimenticabile compagnia di resistenti loro malgrado.
Incontriamo così il malinconico Franz, con il quale Sanna vagheggia un futuro di tenera libertà, e poi la smaliziata Gerti, con la sua passione proibita per l’ebreo Dieter, e ancora il mediocre scrittore Algin, i cui inoffensivi successi attirano d’un tratto l’attenzione della censura, e il giornalista Heini, fin troppo lucido e affezionato al proprio cinismo.
Editore : L’ormaAnno : 2019 -
Versione Standard
Un liceo come tanti in una provincia addormentata, alla fine degli anni Settanta. Tutto procede come deve, tutto è conforme alla norma. Tutto tranne un ragazzo vulcanico che trasforma i temi in pamphlet, le interrogazioni in comizi, la vita in uno sfavillante spettacolo di buffonerie e provocazioni.
Anche i suoi amori creano scandalo, non solo perché omoerotici, ma soprattutto perché b. (così viene indicato il protagonista: in questo romanzo si sovvertono e annullano tutte le gerarchie, anche quella delle maiuscole) è allergico a ogni forma di ipocrisia. Quando si innamora di un compagno di classe, il mondo che lo circonda cercherà di domare (o addirittura schiacciare) la sua diversità, riuscendo però solo a rendere ancora più insopprimibile la spinta verso quella forma preziosa di liberazione che è la conquista di un’identità rivendicata.
Editore : L’ormaAnno : 2017 -
Versione Standard
Istanbul è in ginocchio ma non si arrende. L’ondata di repressione del 2016 ha lasciato una scia di migliaia di arresti, sfigurando il volto più vivace della città, mutilando il movimento rivoluzionario che era esploso tre anni prima nella protesta di Gezi Park.
Eppure la scintilla non è spenta: una miccia, un filo rosso attraversa ancora le redazioni semiclandestine dei giornali satirici, i caffè occupati, i quartieri dell’una e dell’altra riva del Bosforo. Alla ricerca di quel filo si lancia una scrittrice francese, tornata in Turchia per sottrarsi all’angoscia del mondo e ritrovare un amore sfuggente.
La città le si spalanca davanti con le sue notti caotiche, dove è così facile perdersi per chi sta cercando di dimenticare. È allora che si imbatte in un nome, Hrant Dink, il grande giornalista e intellettuale armeno – fondatore del settimanale Agos («Il solco») – assassinato nel 2007 da un giovane nazionalista turco. Finalmente la storia che stava cercando.
Editore : L’ormaAnno : 2019 -
Versione Standard
La Marsiglia del 1940 è una città in fuga. Mentre esuli provenienti da mezza Europa sono alla spasmodica ricerca di un foglio di via, un operaio tedesco dalle vaghe convinzioni politiche ma dal sicuro odio per i nazisti si ritrova invischiato in uno scambio di persona e in un irresistibile triangolo amoroso. Scampato rocambolescamente al campo di concentramento, in un albergo della Parigi occupata entra per caso in possesso di una valigia contenente lettere private e un bruciante manoscritto incompiuto: sono l’ultimo lascito di un geniale scrittore che, contro ogni aspettativa, diverrà la sua ancora di salvezza ma anche un fantasma ingombrante. Nelle sue peregrinazioni tra i caffè, i vicoli marsigliesi e le mille sale d’attesa di una burocrazia algida quanto implacabile, il fuggiasco conosce una donna che insegue le tracce del marito perduto. Scoppia così un amore precario e ingarbugliato che annoderà i loro destini in un intreccio di equivoci, fino a un esito imprevisto e di dolorosa bellezza.
In questo romanzo dal passo incalzante e dall’inesausta tensione etica, pervaso degli odori di un mare chimerico e solcato da miraggi di navi, Anna Seghers ritrae la tumultuosa coralità di un’umanità in transito, in viaggio – forse da sempre – verso un approdo di pace.
Editore : L’ormaAnno : 2020 -
Versione Standard
Con Walter Benjamin, sognatore sprofondato nel paesaggio.
Amburgo, 1932. Un uomo dall’aria stanca, abito scuro e ventiquattrore alla mano, si appresta a salire sulla passerella del cargo Catania, diretto a Ibiza. È Walter Benjamin, critico e scrittore ancora senza fama né opera, in fuga da una Germania sull’orlo della follia. Isolato e lontano da ogni forma di modernità, finirà per indagare il proprio tempo come nessun altro.Losanna, 1980. A pochi giorni dall’attentato che ha ucciso ottantacinque persone nella stazione di Bologna, un uomo arruffato e infreddolito varca la soglia di un bar di periferia, terra franca di neonazisti e fanatici antisemiti. È Frédéric Pajak, scrittore e disegnatore inclassificabile, alla deriva per l’Europa inseguendo l’opera di una vita, «un libro fatto di parole e immagini, scene d’avventura, ricordi sparsi, aforismi, fantasmi, eroi dimenticati, alberi, la furia del mare».Mescolando episodi autobiografici e affondi sulla straordinaria figura di Benjamin, Pajak ricostruisce con passione critica alcuni momenti fatali del Novecento europeo, tavola dopo tavola, frase dopo frase, muovendosi tra Parigi, Capri e una desolata Sicilia d’aprile.Entrare nelle pagine e perdersi fra i tratti a china degli oltre cento disegni di Manifesto incerto significa intraprendere un viaggio militante e commosso nei territori della melanconia e della bellezza.
Editore : L’ormaAnno : 2020