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Bevendo il tè con i morti
c’è sempre uno
che sottilmente tace
non un silenzio esangue
ma un narrare interdetto
che non vuole
nell’ascolto pace

Un libro originale: non sulla morte ma sui morti, su un mondo di ombre più vive dei vivi, fantasmi amici e compassionevoli, abitanti di un regno che è la patria della memoria e la compagnia dei solitari. Candiani ci consegna una doppia vista con un linguaggio che ammutolisce grazie a versi che hanno per interlocutore il silenzio. «Candiani vive in un suo pianeta, come il piccolo principe, cui molto assomiglia. Traduce testi buddhisti, recita, dipinge: molti suoi versi non vi usciranno più dal cuore e dalla mente» (Vivian Lamarque).

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Categorie: , Anno 2015

Descrizione

Un morto con una risma di fogli in mano
invita il vecchio ciliegio del giardino
a muovere i primi passi
fuori dalle radici
a gettarsi in una nuova scrittura
senza rami
a sognare senza coprirsi di fiori
bianchi ma bianco nel bianco
prima del taglio
svanire.

Informazioni aggiuntive

Editore

Nota biografica

Chandra Livia Candiani (Milano 1952) è poetessa e traduttrice di testi buddhisti; tiene corsi di meditazione e conduce seminari di poesia nelle scuole elementari, nelle case alloggio per malati e per i senza casa. I suoi libri più noti sono “Io con vestito leggero” (Campanotto 2005); La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore (Einaudi 2014); “Bevendo il tè con i morti” (Interlinea 2015); “Ma dove sono le parole?” (Effigie, 2015); “Fatti vivo” (Einaudi 2017).

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