€8.90
In StockAutrice: Tana Hoban
Illustratrice: Tana Hoban
Pagine: 12
Formato: cm 15 x 15, angoli arrotondati
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Versione Standard€15.00Autore : Christian BobinAnno : 2005
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Versione Standard
Per la prima volta Mariangela Gualtieri ha scritto una raccolta poetica fortemente strutturata, con un ritmo meno magmatico delle precedenti, scandito da sezioni che articolano il libro alternando temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso, quasi francescano, della natura e la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale, più misterioso che triste, che trasforma il niente in “un niente più grande”. In realtà le cinque sezioni del libro, se danno una sensazione di maggiore classicità (come i cinque atti del teatro antico), sono legatissime fra loro, in parte concatenate, in parte attraversate da fili addirittura lessicali, e proseguono fedelmente il discorso poetico dell’autrice, sempre fortemente ispirato. Non mancano dunque scissioni interiori, proliferare di voci profonde e laceranti, come nelle raccolte passate, ma la prospettiva trascendente è perlopiù proiettata all’esterno, su un albero, sull’aria che sta fra i corpi, sul silenzio che lega le cose. E questa prospettiva, in misura ancora maggiore che in “Senza polvere senza peso”, traccia un percorso di felicità istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante. Anche a livello metrico il libro mostra un rapporto più pacato con la tradizione, con una forte disseminazione di endecasillabi e altri versi regolari, senza perdere il senso più profondo dell’originaria aggressività.
€12.50Autore : Mariangela Gualtieri
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Versione Standard
“È difficile nel vocìo della nostra “civiltà” che prova orrore per il vuoto e il silenzio ascoltare la breve frase che, da sola, può far vacillare una vita: “Dove corri?”” La brevissima e celebre frase di Silesius, posta a titolo del libro, è forse quella più ignorata, perché tenue, quasi incerta filtra tra le pieghe delle nostre affannate quotidianità. È illusoria, ingannevole, ma appare spesso più sbrigativa la via della fuga. “Dove corri?”, ripete nel segreto, nell’intimo la piccola voce. E se provassimo a fermarci o cambiassimo, non potrebbe rivelarsi allora l’inatteso, l’insospettato? Ciò andiamo cercando all’esterno, attende di nascere in no
€13.00Autore : Christiane Singer
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Versione Standard
Poetry. Bilingual Edition. Translated from the Italian by John Taylor. THE LITTLE BOOK OF PASSAGE is the story of the crossing of an inner fault line, a travel diary through the territories of the psyche: presences close to disappearing and dreamlike atmospheres act as a deforming mirror in regard to the gestures and happenstances of everyday life. Allusiveness and precision, density and evanescence, are juxtaposed and integrated in this continuous attempt to focus on and pronounce the world. As in a rite of passage, Franca Mancinelli, who lets herself be visited by shadows, recomposes the fragments of an open identity, which has never abandoned the origin.
€15.00Autore : Franca Mancinelli
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Versione Standard
“Fra il desiderio profondo di legarsi, di impegnarsi corpo e anima, e il desiderio ugualmente profondo di conservare la propria libertà, di sfuggire ad ogni legame, che caos!”
È difficile trovare dei testi che parlino del matrimonio senza cadere nella retorica o nel facile moralismo.
Singer ci è riuscita benissimo, e ci ha regalato un libro prezioso, stimolante, graffiante, seducente, ispirato da saggezza e follia.
€12.00Autore : Christiane Singer
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Versione StandardChandra Livia Candiani mi sembra inventi, prima di tutto, una grammatica, una sintassi, una relazione tra le parole, una punteggiatura, che è la cosa più bella e più difficile che possa fare un poeta.Paolo Nori«Le poesie di Vista dalla luna parlano di una bambina che si chiama Io. Viene dalla luna perché così le ha detto la madre nei cui ricordi lei non c’è mai. Uno sguardo lunare, uno sguardo di visioni e di distanze l’aiuta a scampare. Una bambina senza tana, fa tana nel sogno. Non è stata sognata, ma ora lei sogna il mondo, sogna gli altri. Queste poesie non fanno appello alle emozioni, ma alle visioni, alla nostra capacità di vedere oltre l’opacità dei fatti, al nostro essere profeti della realtà. (…) La porta è una lunga poesia, una poesia di settantasei pagine. C’è un’infanzia minacciata, c’è il tentativo di salvarsi senza pronunciare parole, orientandosi coi nomi dei fiori, costruendo creature di neve, lasciandosi guidare da animali disegnati. Perché la poesia è un sostegno leggerissimo, quasi impalpabile e salvala vita».
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