15.00

In Stock

Dai culti del Brasile alla psiconautica di frontiera

Nelle profondità del Brasile, da diversi secoli un culto religioso impiega una fonte visionaria – la jurema – ricavata da alcuni alberi del genere Mimosa. Fra tutti gli esseri viventi, queste piante producono di gran lunga le più elevate quantità di DMT, un potente allucinogeno.

Dalle popolazioni native, culla originaria di questa pratica visionaria, la jurema si è in seguito trasformata nei moderni culti di possessione afro-brasiliani. Il culto della jurema conta su proprie divinità (le Orixà) e specifiche pratiche di trance-possessione.

Dopo aver ripercorso queste pratiche nei suoi aspetti storici, etnografici ed etnobotanici, nella seconda parte del libro Samorini sviluppa un vero e proprio innovativo Manuale di psiconautica, incentrato sul ruolo dei MAO-inibitori e la loro sostituibilità. È questa una parte assolutamente di frontiera, che merita veramente l’attenzione di ogni psiconauta.

Compare

Informazioni aggiuntive

Editore

Nota biografica

Giorgio Samorini, nato a Bologna nel 1957, è uno studioso etnobotanico che da decenni sviluppa un lavoro di ricerca sull’uso tradizionale delle piante inebrianti. Ha svolto indagini sul campo presso realtà tribali in Africa, America Latina, Asia. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche e diversi libri fra cui L’erba di Carlo Erba (1996), Lunghi allucinogeni. Studi etnomicologici (2001), Droghe tribali (2012), Animali che si drogano (2013).

Anno

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Jurema. La pianta della visione.”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *