La salvezza del bello
Versione Standard€15.00
Dostoevskij aveva detto che solo la bellezza ci salverà. Ma oggi è il bello stesso a dover essere messo in salvo, recuperando l’integralità della sua esperienza che l’epoca digitale fa svanire di giorno in giorno.
Questo è l’intento del saggio di Byung-Chul Han, che ripercorre momenti essenziali del pensiero europeo sul bello, da Platone a Nietzsche e Adorno, per mostrare con vigorosa persuasività la deriva estrema della nostra esperienza estetica.
La bellezza non rimanda al sentimento di piacere, ma a un’esperienza di verità. “Tu devi cambiare la tua vita”: il monito che promana dal Torso arcaico di Apollo nell’omonima poesia di Rilke è la parola che il bello ci rivolge attraverso questo libro.
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“Tornare al cibo di allora, alla memoria di quel mondo, spesso elude i dolorosi temi connessi; i vecchi non vogliono ricordare, i giovani non sanno e forse non vogliono sapere, gli studiosi cercano conferme a teorie preconfezionate di solito agiografiche. C’è ancora ritegno negli ex mezzadri nel parlare del desiderio di mangiare, quando mangiare non era scontato, il cibo non si poteva scegliere e la quantità era limitata; la rimozione della fame dalla memoria individuale e collettiva è un’operazione legata a vissuti insostenibili, tra cui la vergogna e l’impotenza. C’è una foga nel mangiare, nel terminare tutte le pietanze, nel non lasciare avanzi nel piatto che denuncia il nutrirsi di oggi legato a bisogni di ieri. Ripresentare le pietanze di allora, moltiplicate per dieci, così come fanno i miei conterranei, potrebbe rispondere al desiderio di confrontarsi con la fame finalmente ad armi pari e cancellarne le tracce che ancora si manifestano nel linguaggio e nei comportamenti.”
Giuseppina Pieragostini
€14.00Editore : PentàgoraAutore : Giuseppina Pieragostini
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[…] Sei tu ancora degno della tua specie
trascina i tuoi muscoli verso i sospiri
tieni stretta la spina
dimentica ciò che vuole la ferita
apri la strada allo sguardo
fai correre via il veleno della vendetta
non è dialettica sempre la vita
occorre la resa, lasciar passare il vento
far maturare la dimenticanza
comincialo tu ora il disarmo del mondo.Versi che ritornano come un mantra, si fanno preghiera, rabbioso monito, denuncia. Versi da maneggiare con cura, custodire, donare, come si fa con le cose rare, fragili e indistruttibili. Una sinfonia di parole che sonda l’esistenza, dalla levità di un battito d’ali di farfalla alla concretezza di un indirizzo in tasca di uno straniero senza nome né vita. Parole che assumono un peso specifico, un equilibrio stabile eppur mutevole come le stagioni, l’animo umano e le suggestioni che affiorano ad ogni lettura. Nella società dell’iperconnessione, della comunicazione coatta, fare manutenzione della solitudine è un atto di coraggio, un imperativo etico. E con il mare in faccia, la solitudine si fa esperienza, vuoto fertile, aprendo le porte al peso vero delle cose. Giuseppe Semeraro restituisce l’essenziale, incrocia parti profonde ed inesplorate del lettore costringendole a venire fuori, gli dà forma, le nutre. Tre preziose frecce al suo arco: l’arte dell’introspezione, l’abilità di ascoltare i mondi del dentro e del fuori e il dono del concreto. La solitudine incontra l’umanità, la moltitudine, ritorna al mondo bagnandosi della sua bellezza, incontra altri occhi e trabocca d’infinito.
dalla postfazione di Francesca Prete
“La manutenzione della solitudine” di Giuseppe Semeraro (Musicaos Editore, collana Poesia, 16) pagine 126, formato 12,7×20,3 cm, isbn 9788894966343
€13.00Autore : Giuseppe Semeraro
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Versione StandardChandra Livia Candiani mi sembra inventi, prima di tutto, una grammatica, una sintassi, una relazione tra le parole, una punteggiatura, che è la cosa più bella e più difficile che possa fare un poeta.Paolo Nori«Le poesie di Vista dalla luna parlano di una bambina che si chiama Io. Viene dalla luna perché così le ha detto la madre nei cui ricordi lei non c’è mai. Uno sguardo lunare, uno sguardo di visioni e di distanze l’aiuta a scampare. Una bambina senza tana, fa tana nel sogno. Non è stata sognata, ma ora lei sogna il mondo, sogna gli altri. Queste poesie non fanno appello alle emozioni, ma alle visioni, alla nostra capacità di vedere oltre l’opacità dei fatti, al nostro essere profeti della realtà. (…) La porta è una lunga poesia, una poesia di settantasei pagine. C’è un’infanzia minacciata, c’è il tentativo di salvarsi senza pronunciare parole, orientandosi coi nomi dei fiori, costruendo creature di neve, lasciandosi guidare da animali disegnati. Perché la poesia è un sostegno leggerissimo, quasi impalpabile e salvala vita».
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Un’antologia per appassionati di poesia, per chi vuole scoprire il legame tra poesia e fede. La poesia di Pessoa è una diagnosi spirituale della modernità: ci prepara alla ricerca di Dio, opera lo smantellamento della crosta che copre la realtà, mette a nudo il nostro cuore, ci espone a una comprensione più profonda della vita e delle sue espressioni.
€14.00Editore : QiqajonAutore : Fernando PessoaAnno : 2015
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Tra i molti volumi che oggi affollano le librerie e parlano di Natura, questo libro di Paul Shepard spicca come un papavero cresciuto a ridosso del muro esterno di un centro commerciale, o come un orso proveniente dai boschi selvaggi, nell’atto di attraversare un campo di girasoli.
Paul Shepard, filosofo, biologo, antropologo, in questo suo libro Natura e follia, fortemente teorico e originalissimo, ripercorre le tappe della storia dell’umanità, nella sua progressiva alienazione, tramite l’analisi di figure irradianti, snodi di senso: gli addomesticatori, i padri del deserto, i puritani, i meccanicisti. Che sono volti e raffigurazioni dell’umano nei suoi rapporti con ciò che non è umano, ma che lo definisce: il mondo naturale, la terra. I cacciatori-raccoglitori ancestrali sono all’origine della sua riflessione, senza essere ‘edenizzati’. «La domanda che mi pongo è: perché gli uomini si ostinano a distruggere il loro habitat»? Shepard rintraccia le cause dei mali che affliggono il nostro essere nel mondo, incrociando varie discipline. La sua anamnesi è un atto pedagogico assoluto, rivolto a una società feroce e immatura.
Questa che avete tra le mani è la prima traduzione in lingua italiana di un’opera di Paul Shepard.
€14.00Editore : Edizioni degli animaliAnno : 2020Autore : Paul Shepard
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“I numeri non li capisco e neanche le misure. So che in una cassetta alta di legno ci stanno dodici chili di patate, in una bassa otto. Se il secchio rosso lo faccio pieno, di pomodori ce ne stanno sette chili, all’incirca, se lo faccio a metà, quattro, più o meno. ‘Quanto le fa al chilo le zucche?’ Io non lo so quanto le faccio le zucche al chilo. Una piccola tre euro, quella media cinque, grande dieci. Questa è la mia misura. Non vendo a peso, vendo a buon senso, a cuore, a occhio, talvolta a circostanza, a baratto, a regalo. Se il catino azzurro è pieno fino all’orlo ha piovuto molto, è stato temporale. Se è asciutto e non conta neanche una goccia avanzata, è molto che non piove. La febbre la misuro in brividi, in brividi e coperte. Una coperta, 37,5 gradi; due, sale verso i 38; due più le ginocchia al petto si superano i 38; due più le ginocchia al petto e la conta di tutte le mie persone, è febbre altissima: bisogna cercare riparo. Non sono alternativa, sono nata contadina.”
Francesca Pachetti
€15.00Editore : PentàgoraAutore : Francesca Pachetti
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