Le città di carta
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In StockChi era Emily Dickinson? Più di un secolo dopo la sua morte, di lei non sappiamo quasi nulla. Nacque nel 1830 in Massachusetts, morì nel 1886 nella stessa casa. Non si sposò e non ebbe figli, gli ultimi anni li trascorse in clausura nella sua stanza. Tra quelle mura ha scritto centinaia di poesie, che ha sempre rifiutato di pubblicare. Oggi viene considerata una delle figure più importanti della letteratura mondiale.
Partendo dai luoghi in cui la poetessa ha vissuto – Amherst, Boston, il seminario femminile di Mount Holyoke, Homestead –, Dominique Fortier tratteggia la sua vita: un’esistenza essenzialmente interiore, vissuta tra giardini, fantasmi familiari e viaggi attraverso le pagine dei libri.
Le città di carta ci restituisce un delicato riflesso della Dickinson e ci fa riflettere sulla libertà, sul potere della creazione, sui luoghi in cui abitiamo e che a loro volta ci abitano. Un cammino incantato di grazia e bellezza.
Descrizione
Emily è una città tutta di legno bianco posta in mezzo a praterie di avena e trifoglio. Le case quadrate hanno tetti spioventi, persiane azzurre che vengono chiuse al calar della sera e caminetti dai quali a volte s’infila un uccello che volerà di stanza in stanza, smarrito, con le ali piene di fuliggine. Piuttosto che tentare di cacciarlo, lo adotteranno per imparare il suo canto.
La città vanta dieci volte più di giardini che di chiese, per giunta sempre deserte. Alla loro ombra tranquilla crescono campanule e funghi. Gli abitanti si parlano a gesti, ma poiché ciascuno utilizza quelli di sua invenzione non si capiscono mai, e di solito preferiscono evitarsi. Con la stagione fredda Emily si copre di neve, e le cince sapienti, con le loro zampette sottili, ci scrivono sopra poemi bianchissimi.
Informazioni aggiuntive
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Autore / Autrice | |
Nota biografica | Dominique Fortier è nata nel 1972 e vive a Montréal, nel Québec. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura presso la McGill University ed è una stimata editor e traduttrice. Il suo romanzo d’esordio, Du bon usage des étoiles, è stato pubblicato per la prima volta in Québec nel 2008 e si è aggiudicato il Premio “Gens de Mer” del festival Étonnants Voyageurs. Con Au péril de la mer, pubblicato nel 2015, ha vinto il Prix littéraire du Gouverneur général. Le città di carta è il suo sesto libro, il primo pubblicato in Italia. |
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