Ringraziare voglio il divino labirinto degli effetti
Disponibile anche in Versione Digitale€2.00 – €8.00
In StockRingraziare voglio il
divino labirinto
degli effetti e delle
cause per la diversità
delle creature
che compongono
questo singolare
universo, per l’amore
che ci fa vedere gli altri
come li vede la divinità,
per la notte, le sue
tenebre e la sua
astronomia, per il
coraggio e la felicità
degli altri, per la
musica, misteriosa
forma del tempo
Jorge Luis Borges
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PROMOVersione Digitale / StandardPlayStopNext»«PrevHIDE PLAYLISTPopout€4.90 – €6.00-59%Autore : Stefano MieleAnno : 2008Tipologia : CD - Digital Download
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PROMOVersione Digitale / Standard
Flamenco e musica latina si intrecciano in una straordinaria miscela di suoni eseguita con intensità e passione
Dopo le felici esperienze di Amor gitano (AnimaMundi, 2010) e Banjara (AnimaMundi, 2013), nei quali Almoraima fonde il flamenco zingaro andaluso con la musica araba e i suoni del medio oriente, il lavoro del gruppo continua ispirato dal doppio tour in Messico e a Cuba, avvenuti nel giro di pochi mesi, e dà alla luce Cafè Cantante, dove 10 composizioni, di cui 8 originali e 2 tradizionali andaluse, battono un altro sentiero molto fertile, quello dell’incontro tra flamenco e musica latina, avvolto da morbide sonorità jazz.
Oltre a essere un nuovo disco Cafè cantante è soprattutto il mezzo adatto per Almoraima a esprime la propria urgenza di divulgazione. Allegoria di una concezione vorace e affamata del mescolamento.
Accanto al leader e compositore Massi Almoraima (chitarra flamenca), il gruppo stabile conta Roberto Chiga (percussioni), Alessia Tondo (voce), Federico Musarò (violoncello), Giorgio Distante (tromba) e Pavel Molina Ruiz (contrabasso), a cui si aggiungono gli ospiti d’eccezione Vito De Lorenzi (batteria etnica), Alessandro Monteduro (congas, bongos e piccole percussioni), Michael Manuel Fernandez (palmas) e Rocco Nigro (fisarmonica).
€12.00€4.90-59%Autore : AlmoraimaAnno : 2015Tipologia : CD - Digital Download
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Versione Digitale / Standard
Immaginate la mattina presto l’uomo, la donna e il mulo che vanno lenti verso la campagna a scorticare la terra con la zappa per piantarvi un seme. Immaginate noi con le famiglie nelle nostre case gremite di beni poco rari. Noi che senza esporci a niente continuamente cerchiamo ripari.
Franco Arminio
€2.00 – €8.00Autore : Franco ArminioTipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
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Versione Digitale / Standard€2.00 – €8.00Anno : 2018Autore : Franco ArminioTipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
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Versione Digitale / StandardSono moltissimi anni che nel mondo non arriva un anno nuovo. Almeno nel mondo che conosciamo meglio e chiamiamo Occidente. Per i morti non c’è anno nuovo e forse non c’è neppure per il nostro Occidente. Quella che chiamano crisi non è altro che una gigantesca opera di rimozione: il mondo è simbolicamente morto, ma per non dircelo pensiamo che ha bisogno di crescere. L’anno nuovo sarebbe tale se fossimo in grado di fare un felice funerale al nostro mondo.C’è bisogno di una cerimonia ben più solenne del rituale scambio di auguri. Più che di un veglione, è necessaria una lunga veglia collettiva intorno all’agonia ciarliera del nostro Occidente. (…)Un anno nuovo è possibile solo se ci muniamo di una nuova filosofia e di una nuova teologia. Non è il nuovo governo la nostra salvezza, non è l’Europa delle banche, non è il circuito lavoro, stipendio, spesa.
Dobbiamo seppellire la nostra presunzione di specie e aprire una stagione in cui prendiamo atto che c’è la peste. Questa peste possiamo chiamarla autismo corale. Non uccide, corrode i legami anche quando li alimenta.La società della comunicazione altro non è che una gigantesca mascherata per nascondere il fatto che non abbiamo niente da dirci, che non crediamo più agli altri e neppure a noi stessi. In un contesto del genere è veramente penoso vedere come la politica continua a restringere il proprio raggio d’azione spirituale. È un esercizio tecnico in cui il cinismo e la mediocrità vengono scambiati per atti eroici. Non abbiamo bisogno di politicanti che sanno di aria cattiva, che non amano la poesia, non amano i cimiteri, non sono interessati ai tramonti, ai grandi libri, ai gatti. Basta con gli untori dell’opinionismo, quelli che ogni stagione è sempre la loro stagione, quelli che anche con il sole c’è brutto tempo sulla loro faccia.Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, attenzione al sole che nasce e che muore, attenzione ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato, a una qualunque macchina che passa per strada.Un anno nuovo sarebbe veramente tale se portasse la politica alla poesia e non la poesia alla politica. Invece avremo un po’ di fotoshop elettorale, con annesse penose trasmissioni televisive in cui si dice tutto tranne l’essenziale. (…)Il mondo ha bisogno di essere amato e accudito, prima di essere pianificato o portato chissà dove. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, significa rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza. (…)Dobbiamo accordarci dopo aver esplicitato i conflitti, dopo aver compreso che il mondo non è solo nostro e quello che facciamo pensando solo a noi stessi è una forma di suicidio.Un anno nuovo è veramente tale se mettiamo a fuoco un nuovo modo di sentire e percepire. Assistiamo a una grande confusione non solo nel campo della politica, ma anche nell’universo sentimentale. Le donne uccise sono solo la punta di un malessere molto profondo che avvolge il nostro dare e avere nei rapporti con gli altri. Bisogna ristabilire un equilibrio nella dialettica tra egoismo e altruismo, tra cura di sé e cura dell’altro. Non si può usare il sesso come un ansiolitico. Non possiamo continuare a prenderci e lasciarci convulsamente in una sorta di mercato dei sentimenti in cui gli stracci e le stoffe preziose stanno alla rinfusa.
Dobbiamo imparare a stare da soli e a farci compagnia.Le nostre nevrosi troppo spesso sono l’unica maniera con cui riusciamo a raggiungere e a essere raggiunti dagli altri. Appena proviamo a farci del bene cadiamo nella noia. Solo il terribile pare in grado di svegliare la nostra agitata sonnolenza.L’anno nuovo dovremmo cominciarlo con piccoli esercizi di ammirazione, con piccoli esercizi di riabilitazione alla gioia. Istituire una sorta di capodanno tra un giorno e l’altro, tra un’ora e l’altra. Dobbiamo scendere molto in fondo a noi stessi e rimanere ben saldi in superficie assieme agli altri. Senza tenere insieme questi due movimenti non c’è intensità, non c’è bellezza. C’è solo una confusione inerte e il massacro di ciò che è lieve, lento, sacro, inerme.Franco Arminio€2.00 – €8.00Anno : 2018Autore : Franco ArminioTipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
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PROMOVersione Digitale / Standard€4.90 – €6.00-59%Autore : Admir ShkurtajAnno : 2012Tipologia : CD - Digital Download
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