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    di Mariangela Gualtieri, Cesare Ronconi, Teatro Valdoca

    “In quest’opera c’è il ritratto, l’istantanea, di qualcosa di attuale e invisibile. C’è un dolore che sembra riguardare soprattutto l’occidente: la spaccatura micidiale fra noi e l’anima del mondo, quell’energia intuita e sempre tradita, che ci tiene vivi. Questa “anima del mondo”, questo pezzo di brace cosmica che brucia nella terra e in ognuno di noi, è ciò che viene fotografato in questa opera. È anche fotografata la distanza fra ciò che sentiamo e il modo in cui viviamo, fra il nostro dentro e il nostro fuori, per dirla semplicemente. “Come siamo andati lontano da ciò che ci tiene in vita!” grida la filosofia. Qui appunto si fotografa quella lontananza. Non abbiamo smesso di credere nella forza della poesia, di pensare a uno spettacolo anche come atto di resistenza contro la Signoria Attuale. Che cosa sia questa Signoria Attuale in parte tutti lo sappiamo e in parte non lo sapremo mai: una forza, comunque, che tenta di fare di noi un ovile muto, di deprimere la nostra vivezza, di metterci sulla schiena pesi schiaccianti. Ci guardiamo intorno e scorgiamo ovunque segni invasivi di questa forza indebolente. Pochi chilometri più in là la vediamo all’opera coi suoi morti ammazzati e bombardati. Ecco, ci muove una voglia d’esortazione, una paura, una pietà. Soprattutto la voglia di tenerci ben desti, di pronunciare parole troppo taciute, di cantare e ballare con la potenza disarmata dei bambini.” (Mariangela Gualtieri)

    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
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    Poetry. Bilingual Edition. Translated from the Italian by John Taylor. THE LITTLE BOOK OF PASSAGE is the story of the crossing of an inner fault line, a travel diary through the territories of the psyche: presences close to disappearing and dreamlike atmospheres act as a deforming mirror in regard to the gestures and happenstances of everyday life. Allusiveness and precision, density and evanescence, are juxtaposed and integrated in this continuous attempt to focus on and pronounce the world. As in a rite of passage, Franca Mancinelli, who lets herself be visited by shadows, recomposes the fragments of an open identity, which has never abandoned the origin.

    Autore / Autrice : Franca Mancinelli
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    Con la grazia di un bisturi la poesia di Franca Mancinelli raggiunge zone nevralgiche dell’esperienza, attraverso una nudità vicina all’esercizio spirituale. Dettagli quotidiani e schegge di vissuto vengono messi a fuoco fino a ricongiungerli alle regioni dell’inconscio. La sua voce sembra provenire da un luogo altro rimanendo fedele, allo stesso tempo, a un irriducibile nocciolo di natura esistenziale che germina, già nel suo libro d’esordio, in una dimensione antropologica e di apertura al «ritmo della specie».
    A un’ora di sonno da qui raccoglie, con piccole ma significative modifiche ed esclusioni, i testi contenuti in Mala kruna e Pasta madre, i suoi primi due libri ormai irreperibili, integrandoli con alcune prose poetiche e una scelta di inediti. Un libro che permette di seguire la traccia di un cammino che attraversa le faglie del presente, in un legame originario con la poesia.

    Franca Mancinelli (Fano, 1981), ha pubblicato due libri di poesie, Mala kruna (Manni, 2007) e Pasta madre (con una nota di Milo De Angelis, Nino Aragno editore, 2013). Un’anticipazione del suo secondo libro di versi è apparsa in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012). Una sua silloge è compresa, con introduzione di Antonella Anedda, nel XIII Quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 2017). Sue brevi prose sono raccolte in Libretto di transito (Amos Edizioni, 2018).

    Autore / Autrice : Franca Mancinelli
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    «Dolci seppe far confluire l’intera gamma dei registri espressivi in un senso di vastità e quasi di possibile verginità di fronte all’incombere del “mostro del potere”.» – Daniele Piccini, La Lettura

    «Venuto in Sicilia nel ’52, per molti anni ho sentito come la tentazione l’abbandonarmi a scrivere poesia […] Finché nel ’68-’69 ho avvertito netta la necessità di valorizzare la sottile possibilità della poesia per contribuire a rispondere all’interrogativo: di che qualità volevamo lo sviluppo per cui ci impegnavamo».

    Dopo anni di assenza, torna finalmente in libreria la raccolta poetica – pubblicata da Einaudi nel 1974 – in cui Danilo Dolci dà «forma unitaria a una materia unitaria»: i versi che ha scritto dal suo arrivo in Sicilia e che sono spesso stati occasione di confronto tra quanti partecipavano alle attività che animava verso un mondo nuovo.

    Danilo Dolci

    16.00
    Autore / Autrice : Danilo Dolci
    Anno : 2016
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    C’è un’Italia assopita che non è quella delle grandi città, né quella dei borghi patinati che vediamo sui dépliant turistici. C’è un’Italia che non è Roma o Milano, né tantomeno Civita di Bagnoregio o la costiera amalfitana. C’è un’Italia che non sta sotto i riflettori ma se ci capita è a causa di qualche catastrofe naturale. C’è un’Italia che rischia l’estinzione, che è silenziosa, disabitata: è l’Italia dell’entroterra appenninico, delle zone collinari e pedemontane, dei piccoli borghi abbandonati, ai margini del commercio, dell’industria, della cultura. Chi può raccontarla meglio del paesologo Franco Arminio, che gira l’Italia interna cantando poesie, e di Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante dei CCCP che oggi dimora sulle alture di Cerreto Alpi ricucendo i legami millenari che avvolgono uomini, cavalli e montagne? Due storie appenniniche da due prospettive diverse che però si intersecano in più punti dando vita a un dialogo costruttivo e al tempo stesso malinconico su un mondo dimenticato da Dio che però resta l’unico luogo da dove Dio si può ascoltare.

    Autore / Autrice : Franco Arminio - Giovanni Lindo Ferretti
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    Per la prima volta Mariangela Gualtieri ha scritto una raccolta poetica fortemente strutturata, con un ritmo meno magmatico delle precedenti, scandito da sezioni che articolano il libro alternando temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso, quasi francescano, della natura e la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale, più misterioso che triste, che trasforma il niente in “un niente più grande”. In realtà le cinque sezioni del libro, se danno una sensazione di maggiore classicità (come i cinque atti del teatro antico), sono legatissime fra loro, in parte concatenate, in parte attraversate da fili addirittura lessicali, e proseguono fedelmente il discorso poetico dell’autrice, sempre fortemente ispirato. Non mancano dunque scissioni interiori, proliferare di voci profonde e laceranti, come nelle raccolte passate, ma la prospettiva trascendente è perlopiù proiettata all’esterno, su un albero, sull’aria che sta fra i corpi, sul silenzio che lega le cose. E questa prospettiva, in misura ancora maggiore che in “Senza polvere senza peso”, traccia un percorso di felicità istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante. Anche a livello metrico il libro mostra un rapporto più pacato con la tradizione, con una forte disseminazione di endecasillabi e altri versi regolari, senza perdere il senso più profondo dell’originaria aggressività.

    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
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    Questo nuovo libro nasce lontano dalla scena: è infatti meno declamato, più calmo, interiore. Sono confermate le qualità del suo canto, che attraverso una scrittura di viva tensione, come pronunciata in trance e che sembra affiorare da livelli preconsci, compone versi di suggestione lirico-visionaria, in cui le inquietudini dolenti della prima raccolta aspirano a distendersi in immagini di gioia.

    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
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    È un respiro largo quello che attraversa quest’ultima raccolta poetica di Mariangela Gualtieri, fatto del ritmo delle stagioni e delle generazioni, ascolto del silenzio, risveglio primaverile della terra, ebbrezza di vita connessa a ogni forma della natura. Ma nel libro non manca il lato ombroso, il vento che scuote, le “formiche mentali” che intasano la testa e impediscono il senso più leggero e più compiuto della gioia. Dunque le poesie di queste pagine sono anche luogo alto di raccoglimento sulla trama e le connessioni del mondo sensibile, attraverso la parola ma anche attraverso lo “stare fermo” del corpo o lo sguardo sulle cose dato dalla lente di un microscopio. Lo “stile semplice” della Gualtieri è il punto d’arrivo di questo percorso spirituale e il punto di forza della sua più recente poesia. Uno stile semplice ma ricchissimo di risonanze letterarie, da Bruno Schulz, al quale è dedicata un’intera sezione, ad altri autori amati con i quali la poetessa intreccia versi e parole in una sorta di grande e potente preghiera collettiva.

    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
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    Quasi fosse una rabdomante della parola, Mariangela Gualtieri oltrepassa la sembianza razionale delle cose e i confini della psiche individuale, in un abbandono vigile e teso a cogliere l’essenza di stati d’animo e corrispondenze col mondo. E dalla capacità di osservazione stupita del mondo, unita a quella di ascolto delle risonanze interiori, nascono le sue poesie che conducono il lettore nel territorio ibrido che sta tra infanzia e crudeltà, bellezza e dolore.

    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
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    “È difficile nel vocìo della nostra “civiltà” che prova orrore per il vuoto e il silenzio ascoltare la breve frase che, da sola, può far vacillare una vita: “Dove corri?”” La brevissima e celebre frase di Silesius, posta a titolo del libro, è forse quella più ignorata, perché tenue, quasi incerta filtra tra le pieghe delle nostre affannate quotidianità. È illusoria, ingannevole, ma appare spesso più sbrigativa la via della fuga. “Dove corri?”, ripete nel segreto, nell’intimo la piccola voce. E se provassimo a fermarci o cambiassimo, non potrebbe rivelarsi allora l’inatteso, l’insospettato? Ciò andiamo cercando all’esterno, attende di nascere in no

    Autore / Autrice : Christiane Singer
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    Il corpo ha un linguaggio proprio, attraverso il quale esprime la gioia e la sofferenza; ma è anche linguaggio in sé, un “libro di carne”. Imparare a leggere il corpo vuol dire prestare attenzione alla sua struttura, saper decifrare le forme del labirinto anatomico. Significa anche riascoltare quanto raccontano i grandi miti dell’umanità intorno alla natura e alla sottile funzione di ogni organo. Implica, infine, la riscoperta dell'”albero” dei qabbalisti: se l’uomo è «creato a immagine di Dio», la figura del suo corpo dev’essere letta come riflesso terrestre di quell'”albero di vita” di cui parla la tradizione della Qabbalah.

    Anno : 2010
    Autore / Autrice : Annick de Souzenelle
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    Luigino Bruni

    Merito, efficienza, competizione, leadership, innovazione… Sono parole che appartengono al lessico economico, ma che hanno ormai valicato i confini del mondo del lavoro e della produzione per occupare tutti gli ambiti della vita. Di più, sono diventate una sorta di grammatica universale, di pensiero unico per esprimere virtù vincenti in tutti campi dell’umano. Eppure, quest’invasione di frasi, espressioni, slogan provenienti dal mondo delle imprese si rivela di una povertà incolmabile quando si tratta di accedere alle cose più profonde e vere della vita. E in tempi come questi, di crisi non solo economica ma anche antropologica, si avverte un’acuta indigenza d’espressione, che svela l’inadeguatezza di queste nuove ‘parole d’ordine’.
    Il libro di Luigino Bruni torna allora ad altre parole, a quel patrimonio spirituale e civile che è stato dissipato e infragilito, se non addirittura messo al bando e rinnegato. Parole come mitezza, lealtà, generosità, compassione, umiltà, che esprimono virtù ‘preeconomiche’ e si rivelano essenziali alla piena fioritura umana. Non si tratta di un’operazione nostalgica: riscoprire queste virtù significa soprattutto far dire cose nuove alle vecchie parole, rigenerarle per andare incontro allo spirito del tempo e soccorrerlo. Perché anche la grande cultura aziendale ha bisogno dell’ossigeno di queste virtù che non è capace da sola di generare.
    Come una foresta, ricorda Bruni, vive di biodiversità, di tante specie diverse, oggi l’albero dell’economia, per tornare a crescere bene, ha bisogno più che mai di essere affiancato da tutti gli altri alberi dell’esperienza umana, da quelle antiche e rigenerate virtù che consentono lo sviluppo integrale delle persone, dentro e fuori il mondo del lavoro.

     

     

    Luigino Bruni

    10.00
    Autore / Autrice : Luigino Bruni
    Editore : Vita e Pensiero Edizioni
    Anno : 2016
  • Versione Digitale / Standard

    La modernità in medicina ha contribuito ad allungare di molto la vita media, ma molti sono insoddisfatti e cercano riparo in antichi rimedi. Assistiamo al ritorno dell’arcaico anche nel trattamento delle malattie. È evidente che una grave depressione può essere pericolosa senza l’uso di farmaci, ma è anche evidente che consigliare lunghe camminate può essere di grande aiuto per una persona depressa. Spesso si accusa la medicina allopatica di essere troppo positivista, di considerare il corpo come un contenitore di organi disgiunti l’uno con l’altro, di lavorare sulla lesione, di essere poco attenta al fondo magico in cui siamo bagnati. A queste accuse la medicina risponde accusando le terapie alternative di non aver basi scientifiche e di essere in grado di guarire solo malattie che guarirebbero da sole. Allora la questione è l’impazienza. E anche l’idea che abbiamo della malattia. L’ansia può essere spenta con gli ansiolitici, ma può essere vista come un integratore di vivacità intellettuale. Il sintomo nevrotico può essere consegnato allo psicoanalista, ma può essere anche usato come strumento di conoscenza. Noi non dobbiamo mai dimenticare che siamo corpo, dunque natura, ma siamo anche mondo interno, fantasma, fantasia incessante su noi stessi e sugli altri. Forse la prima medicina è proprio la lingua, forse l’ospedale che manca è l’ospedale della lingua. Le persone si ammalano quando reprimono le loro emozioni, quando non riescono a dare una forma linguistica a quello che sentono. E allora poesia e canto sono sicuramente da aggiungere ad agopuntura, reiki, digitopressione, feng shui, ayurveda, medicine dei vecchi indiani d’America, omeopatia, fiori di Bach, ecc. E allora i segnatori, gli omeopati, gli osteopati, i massaggiatori, gli erboristi, tutta la schiera dei guaritori dovrebbe accogliere nel proprio alveo anche i poeti e i suonatori.

    Franco Arminio, da “manifesto della terza medicina” | AnimaMundi Edizioni

     

     

    La poesia è letteralmente un farmaco, guarisce chi la legge, e per chi scrive è al tempo stesso veleno e rimedio (…) La terza medicina non esclude nulla, compreso il fatto che in molti casi non bisogna curare, non bisogna intervenire. Semplicemente non bisogna medicalizzare. Bisogna ricordarsi che nell’uomo c’è un bisogno di salute e c’è un bisogno di malattia.  Franco Arminio

    Le malattie dell’anima
    vengono dagli occhi.
    Pensa a come ti hanno guardato
    quando ti guardano adesso,
    non credere troppo in fretta
    all’inimicizia degli altri,
    quasi sempre è distrazione,
    non credere neppure
    che il dolore ti sia stato assegnato
    per sempre.
    Guarda in libertà
    fatti guardare liberamente,
    pensa al bene
    da portare agli altri,
    non pesare quello che ti danno
    gli altri.
    Infine: ripetere qualche errore
    è umano, lo farai sempre,
    ti serve ad avere una traccia,
    ma ogni tanto allontanati,
    vattene via dalle tue attese,
    da quelle belle e da quelle brutte,
    lontano da te e dalla tua vita
    ci sono cose bellissime
    che ti aspettano.

    Ci vuole il ministero della salute, ci vogliono gli ospedali, ma ci vorrebbe anche il ministero dello sguardo e della lingua. Non sappiamo più guardare, non sappiamo più parlare. E ci sono molte malattie accentuate dalla penuria di parole, dalla penuria di sguardo.

    Franco Arminio

    3.908.00
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Standard

    Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    Conosco Antonio (per me Tonino) Catalano da quasi ormai quarant’anni, da quando anch’io come lui ero un teatrante, un disperato aspirante drammaturgo del così allora detto “teatro di gruppo”.
    Ecco in fila alcuni nomi di quei gruppi: “Teatro delle Briciole” di Parma; “Teatro degli Stracci” di Treviso; “Teatro della Tosse” di Genova; “Teatro del Magopovero” di Asti, guidato appunto da Antonio Catalano. E altri che non ricordo, ma di identico rigore pauperista.
    Tosse, briciole, stracci, povertà: una potente ispirazione francescana univa infatti noi truppa d’artisti, una fiera estetica di spoliazione, rinuncia, minorità. Teatro per ragazzi, teatro coi pazzi, poesia per bambini: gaglioffe maestrie minori.
    Quanti sono rimasti fedeli a quello stile? Uno slogan della campagna per il Nuovo Maggiolino Volkswagen nel 2011 assicurava: «Se negli anni ’70 vi siete venduti l’anima, ora ve la potrete ricomprare». Mi spiace per quei copywriters, che magari militavano proprio nei gruppi di stracci, briciole e tosse, ma non è possibile: il contratto faustiano purtroppo non prevede recesso. Tonino invece, buon vecchio Magopovero, già da due anni mi chiama in un convegno in Toscana dove proclama una Pedagogia Povera, con stracci e legnetti. Eccolo: recidivo. «Alcune cose cambiano» diceva Niobe a Morpheus nella trilogia di “Matrix”: «Altre no».

    Oppure cambiano, ma come le stagioni. L’arte, la pedagogia, il teatro povero cambiano e si fanno “discorso inutile”. Ma il processo è ancora quello: sottrazione, distillazione, l’ “affinaggio” degli alchimisti: rendere fine, meno, poco, lieve, volatile. Rendere inutile.
    “Comprendere per poi dimenticare”, scrive Tonino nei Discorsi inutili (pag. 27): “Comprendere quei pensieri che volano leggeri nel vento e noi non siamo stati attenti”.
    Forse le cose davvero utili saltano fuori quando non stiamo attenti; si vedono solo ai bordi del campo visivo, si sentono con la coda dell’orecchio; son cose piccole, repentine, affisse in posti inattesi.
    “The words of the prophets | Are written on the subway walls | And tenement halls | And whispered in the sounds of silence” (Paul Simon).
    E non ci sembra forse di vederlo, chi l’ha visto e lo conosce, Tonino Catalano con la faccia da profeta della subway? Non ci sembra di sentirlo parlottare con gli occhi tondi visionari nell’atrio di un condominio degradato? Io l’ho veduto in scena tante volte, e ora lo vedo: è lì. Non è mai stato altrove, è sempre lì. E cosa dice, da lì? Discorsi inutili e poveri. Si sono fatti col tempo così inutili e poveri che son diventati ormai il chiacchiericcio del mondo. Il suo rumore bianco. Quello che si coglie nel sottofondo di sé, quando non si sta attenti.
    Da qualche anno porgo la coda dell’orecchio a questo parlottare incessante, che nei pochi sprazzi elusivi in cui ci giunge suona come una fioca, primigenia, commovente canzone dell’uomo. Non molto diversa dal “qua-qua” delle papere di Lorenz, che serve per farsi presenti a conforto a vicenda; per dire soltanto: “Qua, qua, sono qua. Tu ci sei? Io ci sono. Siamo qua”. La litania ubiqua e frattale di innumerevoli romanzi e canti, film e racconti, sogni e ricordi, chiacchiere ai bar, pensieri carpiti dagli Angeli di Wenders nei metrò della sera. Discorsi inutili, che parlano al cuore del suo battito stesso.
    Con le parole? Attenti! Il Magopovero pare metterci in guardia.
    “È forse la parola che a volte diventa frastuono, ingombro per un silenzio profondo dell’animo? Lasciamo che il silenzio sbarri la strada al chiacchiericcio continuo…” (pag. 50)
    Ma le parole povere e inutili borbottate dai profeti della subway non sono frastuono. Per paradosso, sono forse il chiacchiericcio santo che difende il silenzio. Di più: che lo genera. E neanche tanto paradosso, a dire il vero. Ci sono tecnologie che lo confermano. Le cuffie HI FI con “Active Noise Reduction” non difendono dal frastuono parassita passivamente, tappando le orecchie, ma attivamente, producendo suoni contrari: rilevano con microfoni il rumore di disturbo e generano onde della stessa ampiezza ma con fase opposta, che interferiscono con quelle del chiasso e le annullano.
    E così, “ulula il tonto di Dio, ulula al lupo e a lui fa il tonto discorso. E Francesco parla ai tonti che come lui s’afferrano alle meraviglie del mondo” (pag. 31). In Sardegna chiamiamo “attu contrariu” un’analoga strategia dell’anima: compiere atti opposti e speculari, al proprio malo umore, per esempio, per annullarlo. Così i discorsi inutili e tonti si oppongono ai discorsi intelligenti e prepotenti e li elidono.
    E noi, nel silenzio sommatorio, forse potremo sentire il fruscio del mondo.
    Oppure “di mare lontano da noi, che nelle vigne cerchiamo conchiglie” (pag. 65).
    E vedere “apparenze di fiori, uomini, comò, tartarughe, siepi, serpenti a sonagli, tazze di caffè, bambini che piangono” (pag. 29).
    E poi, finalmente tonti, e tanti, e santi, “cavalcheremo lo zero spaccato, lo zero cocò” (pag. 71). Mentre Tonino Magopovero, Gran Buffo, impartisce a benedizione il suo lazzo finale.
    Sipario.

     

    dalla prefazione al libro di Bruno Tognolini

    Antonio Catalano

    2.908.00
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    Anno : 2019
    Autore / Autrice : Antonio Catalano
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    “Alza la terra con le mani, stringi la terra 

    fra le mani per chi fra tutti hai amato e poi

    lentamente dimenticato, per i morti senza ragione,

    i corpi ammassati, per chi si aggira in una casa

    altrui. Alza la terra con le mani, stringi la terra

    fra le mani, per chi ha perso la sua o si appresta a lasciarla

    e per chi ha accettato a testa china la propria sorte.

    Alza la terra con le mani per chi non ne ha alcuna.”

    Ci sono parole che sorprendono il lettore perché si offrono come “impronte di uccelli sulla neve”: l’esperienza del gelo è entrata nel respiro di chi scrive, ed egli tenta di capire “come tradurre la neve” per offrirla in dono. Così, nel 2018, nei luoghi ancora sconvolti da una guerra recente, grazie al progetto europeo Refest, un gruppo scelto di artisti e poeti ha visitato la Bosnia Erzegovina e la Croazia per raccogliere “immagini e parole sui percorsi dei rifugiati”. Ne sono nate le prose poetiche di Maria Grazia Calandrone, invernali come il disegno lucente della brina sui rami curvi delle conifere, attente a cogliere, tra Sarajevo, Derventa e Turba, “la gloria delle cose non finite”, l’alternarsi di “abbandono e decoro” dove l’odio è stato suscitato e alimentato ad arte perché fosse capace di travolgere ogni relazione umana. “Ci resta da ritrovare la vita sotto tutto questo”, fa eco il poeta Alessandro Anil: la memoria e l’assenza abitano tanto i superstiti quanto gli esiliati, accomunati dal desiderio impossibile non solo di capire “dove sia l’origine, l’errore di tutto questo”, ma anche di conquistare la “vita normale” che desiderano. “Come potrò restituire tutto questo?”, si chiede Franca Mancinelli nella prosa che completa questo viaggio sbigottito e appassionato. Ai suoi occhi, i luoghi (Kraj Donji, Dobova, Bregana…) si rivelano come un grande albero denudato dall’inverno: vi si coglie “la trama dei rami come nervature della vita”, vi si contano “le sagome scure dei nidi abbandonati”. Tre sentieri nei Balcani, dunque, nel tentativo di accogliere “una narrazione che ci guarda” e ci coinvolge inevitabilmente – e di restituirla al lettore senza alcun compiacimento, nella nudità invernale che le appartiene.

    Maria Grazia Calandrone è poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, autrice e conduttrice Rai (ultimo ciclo: Poesia in technicolor), scrive per “Corriere della Sera” ed è regista per “Corriere TV” dei videoreportage sull’accoglienza ai migranti I volontari e Viaggio in una guerra non finita, su Sarajevo. Tiene laboratori di poesia in scuole pubbliche, carceri, DSM. Premi Montale, Pasolini, Trivio, Europa, Dessì e Napoli per la poesia. Ultimi libri Serie fossile (Crocetti, 2015 – rosa Viareggio), Gli Scomparsi – storie da “Chi l’ha visto?” (pordenonelegge, 2016), Il bene morale (Crocetti, 2017), Per voce sola, raccolta di monologhi teatrali, disegni e fotografie, con cd di Sonia Bergamasco, Fossils (SurVision, Ireland 2018) e l’antologia araba La luce del giorno (al-Mutawassit, Damasco 2019). Porta in scena i videoconcerti Senza bagaglio e Corpo reale. Sue sillogi compaiono in antologie e riviste di numerosi paesi. www. mariagraziacalandrone.it

     

    Alessandro Anil, nato nel 1990, ha vissuto in India fino a sedici anni, a Santiniketan, frequentando la scuola del poeta R. Tagore. Si è laureato in Filosofia e Letteratura in Inghilterra. Vive in Italia dall’ottobre del 2013. È stato premiato o segnalato da Poesiafestival, Premio Rimini per la poesia giovane, Casa della Poesia di Como, Premio Mario Luzi. Sue poesie sono apparse nelle riviste “Atelier”, “l’Almanacco dei poeti” e in altre riviste italiane e inglesi del settore. Ha tradotto per l’ “Almanacco di poesia” di Raffaelli editore Poeti bengalesi nell’era post-Tagore. Oltre alla poesia svolge l’attività di drammaturgo e regista. Dal 2018 è direttore artistico del laboratorio teatrale che si tiene ogni anno al centro di ricerca teatrale Theatre House. Ha scritto e diretto To Celebrate the Human Glory, Dance Once, Pray Twice, The Tea Room, Human. Ha esordito con la raccolta Versante d’esilio (Minerva editore, 2019).

     

    Franca Mancinelli è autrice dei libri di poesia Mala kruna (Manni, 2007 – premio opera prima L’Aquila e Giuseppe Giusti), Pasta madre (Nino Aragno, 2013 – premio Alpi Apuane, Carducci, Ceppo-giovani), Libretto di transito (Amos edizioni, 2018), uscito nello stesso anno in traduzione inglese con il titolo The Little Book of Passage (The Bitter Oleander Press, Fayetteville, New York). Una riedizione dei suoi due primi libri è raccolta in A un’ora di sonno da qui (Italic Pequod, 2018). Suoi testi sono compresi in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012) e con introduzione di Antonella Anedda, nel Tredicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 2017). Traduzioni di suoi testi sono apparse su riviste e antologie straniere, come Italia poesía: presente, Huerga & Fierro, 2018. Ha partecipato di recente a Chair Poet in Residence (Calcutta).

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    Autore / Autrice : Alessandro Anil - Franca Mancinelli - Maria Grazia Calandrone
    Anno : 2019
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
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    Versione Digitale / Standard

    «La voce delle donne esprime la qualità dell’essere umano come animale, come specie o organismo vivente, penso io. Scrivere seguendo il mio istinto, portare il mio corpo nella scrittura. È la voce che dà corpo alle parole. Che cosa è la voce? Una domanda che porta con sé l’inquietudine che circonda i misteri». 

     

     

    In prima persona, in cinque vivaci e godibilissimi racconti “autoetnografici”, una giovane donna ci parla della prova esperienza come studentessa straniera a Londra e a Canterbury, ma non si ferma a questo. Spigliata e autoironica, “mai come ora così serena e così abbandonata, così viva e così perduta”, Silvia Luraschi ci accompagna alla scoperta del sentirsi insieme stranieri e solidali, estranei eppure intimamente uniti a tutti gli altri esseri umani proprio in ragione delle differenze di lingua e di cultura che sembrano separarci. Non è mai facile conoscere e capire le persone, e meno che mai popolare di sé i luoghi in cui ci si ritrova. Per le vie di Londra, Silvia Luraschi indossa i sandali di Sandrine, una migrante, una profuga, e scopre che sono troppo stetti per lei: è così che ci racconta, con fine intuito femminile, la scoperta dell’empatia che può farci incontrare le persone più diverse, alla fine, al di là o al di qua di ogni frontiera – come quando si confronta con i migranti che attendono la loro sorte a pochi passi dalla sua casa italiana, bloccati tra l’Italia e la Svizzera. Un inno alla giovinezza, alla diversità, alla femminilità come energia e acutezza di sguardo e alla possibilità di una vita riconciliata con tutti. 

     

    Silvia Luraschi, dottore di ricerca in Scienze della Formazione e Comunicazione, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, sotto la direzione di Laura Formenti. Attualmente svolge una ricerca pedagogica sul tema “Migrazioni e migranti in Italia” promossa dalla Fondazione Alsos. Si occupa da dieci anni di formazione e ricerca nell’ambito dell’educazione degli adulti, con una particolare attenzione alle pratiche corporee in educazione, ed è insegnante del Metodo Feldenkrais presso Philo, Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche, conduce con Laura Formenti e Andrea Prandin GRASS, Laboratorio di sguardi e pratiche sistemiche in contesti educativi.

    Silvia Luraschi

    2.907.00
    -26%
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    Autore / Autrice : Silvia Luraschi
    Anno : 2019
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Standard

    L’amare è, per lungo spazio e ampio fino entro il cuore della vita, solitudine, più intensa e approfondita solitudine per colui che ama”. Così scrive Rilke, perché la solitudine non esclude l’amore, anzi permette a questo di costruirsi in verità, oltre un possibile culto dell’amore, oltre l’illusione che la relazione con l’altro possa dispensarci dal renderci consapevoli di noi stessi. I testi qui raccolti trattano da vari punti di vista di questo essenziale esercizio spirituale, e possono offrire spunti affinché nel quotidiano e anche faticoso assumere la propria solitudine, con le sue ambivalenze, impariamo ad aprirci a tutte le dimensioni dell’amore, arrivando a coniugare amore e libertà.

    Edizioni Qiqajon (Comunità di Bose)

     

    ALCUNI ESTRATTI

    Marie de Solemne: Preferirebbe parlare della solitudine come di una grazia o di una maledizione?

    Christian Bobin: Innanzitutto ne parlerei piuttosto nella sua materialità. Prima di essere uno stato mentale o affettivo, la solitudine è una materia. Per esempio è proprio la materia che ho sotto gli occhi in questo momento. Sono le dieci di sera, è buio. Il cielo non è ancora completamente scuro, c’è silenzio. Anche il silenzio è molto materiale – un piccolo appartamento nel quale vivo da una quindicina d’anni, qualche sigaretta – che non riesco a impedirmi di fumare -, qualche libro – che non riesco a impedirmi di aprire -. In fondo, curiosamente, la solitudine si popola molto in fretta. La solitudine è anzitutto questo: uno stato materiale. Che nessuno venga. Che nessuno venga là dove uno è. Forse, nemmeno se stesso. Ma, per rispondere alla sua domanda, la solitudine è più una grazia che una maledizione. Nonostante molti la vivano diversamente. Succede alla solitudine come alla follia: ci sono due follie, come ci sono due solitudini. C’è una follia subita… subita da chi la vive. Questa non è invidiabile ne felice. E’ nera e basta. Nient’altro che nera, pesante. Così, c’è una solitudine cattiva. una solitudine d’abbandono, in cui uno si scropre abbandonato… magari da sempre. Questa solitudine non è quella di cui parlo nei miei libri. non è quella che io abito, e non è in essa che mi piace entrare, anche se, come a chiunque, mi è capitato di conoscerla. E’ l’altra la solitudine che frequento, ed è di quest’altra che parlo, quasi da innamorato.

    ***

    Se vogliamo trasmettere qualcosa in questa vita, è possibile con la presenza, molto più che con la lingua e la parola. La parola deve sopraggiungere in certi momenti, ma quello che istruisce, che dona è la presenza. E’ lei che silenziosamente agisce. Per esempio, un innamorato non potrà convincermi delle grazie e delle virtù della sua amata. In compenso, quello che può fare è di essere talmente pervaso, talmente portato da quell’amore, che delle onde si trasmettono da lui a me e provocano uno stupore, poi una sorta di gioia trasmessa indirettamente e allora, forse, il desiderio di amare a mia volta. Credo che uno sia contagioso di per sé. E’ la stessa cosa che avverto anche nei libri. I libri trasmettono la persona che li ha scritti. Trasmettono il suo respiro.  (CHRISTIAN BOBIN)

     

    15.00
  • Versione Standard

    L’intera opera in versi del poeta leccese Vittorio Bodini, a cura di Oreste Macrì, viene qui presentata in testi editi e inediti, filologicamente ordinati e criticamente descritti nelle varie fasi esistenziali ed espressive. Nell’opera poetica si rilevano due nuclei fondamentali: il primo è costituito da “La luna dei Borboni”, dove realtà e simbolo si fondono nella visione dell’archetipo lunare-materno, irradiato nel paesaggio e nell’elementare animico; il secondo, invece, si condensa intorno ai componimenti di “Metamor”, multiplo emblema d’una passione trascesa e dimidiata, partecipe e interprete della crisi del mondo attuale, sino ai “frammenti di martirio” di Collage.

    Vittorio Bodini

    20.00
    Autore / Autrice : Vittorio Bodini
  • Versione Standard

    Primo e unico romanzo di Vittorio Bodini, composto tra il 1942 e il 1946, Il fiore dell’amicizia narra le vicende di un gruppo di giovani ambientate nella Lecce dei primi anni Trenta tra gioco, amori, caffè cittadini, notti insonni. Qui il genere delle scritture autobiografiche si fonde con quello del romanzo di formazione, nel senso che viene sviluppata una narrazione dell’io proprio nei modi e con le caratteristiche del Bildungsroman. Quest’opera, infatti, rimasta incompiuta, delinea l’evoluzione del protagonista, Vittorio, verso la maturazione in un periodo particolare della sua vita compreso tra i diciotto e i diciannove anni, attraverso una progressiva scoperta di sé che s’intreccia strettamente con quella della propria città, amata-odiata.

    A cura di Donato Valli. Con una nota di Antonio Lucio Giannone.

    Vittorio Bodini (Bari 1914 – Roma 1970), oltre che poeta tra i più originali e i significativi del Novecento, è stato anche narratore, critico, operatore culturale. È considerato inoltre uno tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola.

    Vittorio Bodini

    15.00
    Autore / Autrice : Vittorio Bodini
  • Versione Standard

    Dei numerosi carteggi di Bodini con i più noti esponenti della letteratura italiana del Novecento, quello con Erba, poeta e francesista schivo e sottilmente ironico, è particolarmente intenso tra il 1954 e il 1956, gli anni in cui Bodini diresse la fortunata rivista “L’esperienza poetica”.
    Attraverso lo scambio epistolare di Bodini ed Erba, è possibile rivivere la serrata polemica che si accese tra i sostenitori dell’ermetismo, quelli del del neorealismo e coloro che incoraggiavano e cercavano l’originalità di una terza via, più aderente al rinnovato clima culturale degli anni Cinquanta e alla nuova realtà sociale che si veniva creando.

    Vittorio Bodini (Bari 1914 – Roma 1970), oltre che poeta tra i più originali e significativi del Novecento, è stato anche narratore, critico, operatore culturale. È considerato inoltre uno tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola.

    Luciano Erba (Milano, 1922) è poeta e critico raffinato e ironico. Autore, dal 1951 ad oggi, di numerose raccolte poetiche, è anche apprezzato studioso e traduttore della letteratura francese, che per molti anni ha insegnato all’Università Cattolica di Milano.

    Vittorio Bodini

    13.00
    Autore / Autrice : Vittorio Bodini
  • Versione Standard

    Il volume, che inaugurata collana dedicata interamente all’opera di Vittorio Bodini, comprende racconti e prose composti nell’arco di un quindicennio, dal 1948 al 1963.

    La maggior parte di essi però risale agli anni 1950 – 52, allorché lo scrittore, ritornato a Lecce dopo la fondamentale esperienza in Spagna, mette la propria terra al centro dei suoi interessi, ” riscoprendola ” attraverso uno scavo nella storia e nell’arte, nel costume e nelle tradizioni, con un notevole impegno letterario e civile.

    Da questi scritti scaturisce un’immagine non convenzionale del sud che, pur nella sua concretezza, diventa a volte metafora di una più generale condizione umana, proprio come nella principale raccolta di Bodini, La luna dei borboni.

    Vittorio Bodini

    13.00
    Autore / Autrice : Vittorio Bodini
  • Versione Standard

    Dopo la luna ( 1956 ) è la riscoperta della non-storia, o storia sempre uguale del Sud, già della Luna dei Borboni ( 1952 ), ora in irreversibile crisi ambientale e socio antropologica. Bodini né personalizza la vicenda, speculare al suo dramma tra natura e cultura, tra sé e altro da sé ( Il Sud ci fu padre / e nostra madre l’Europa )… E scrive il suo maggior libro poetico, per complessità d’invenzione e di stile ai vertici della poesia italiana del secondo novecento.

    Vittorio Bodini

    12.00
    Autore / Autrice : Vittorio Bodini
  • Versione Standard

    “La luna dei Borboni (1952)” è il primo libro poetico di Vittorio Bodini, integralmente ripubblicato e commentato nella presente edizione. Ed è un fatto nuovo nella poesia del secondo dopoguerra, per il quale egli va oltre una sua pur generativa esperienza ermetica e un diffuso neorealismo, tendenzialmente convenzionali e storicamente inerti. Il Sud è la realtà primaria e inedita di questo libro, la riscoperta di un tempo fuori del tempo: preistoria immanente nella storia e autobiografia mai rassegnata alle proprie origini. Qui sono in gran parte prefigurate le altre sue maggiori prove poetiche.

    Vittorio Bodini

    12.00
    Autore / Autrice : Vittorio Bodini
  • Versione Standard
    Chandra Livia Candiani mi sembra inventi, prima di tutto, una grammatica, una sintassi, una relazione tra le parole, una punteggiatura, che è la cosa più bella e più difficile che possa fare un poeta.
    Paolo Nori
    «Le poesie di Vista dalla luna parlano di una bambina che si chiama Io. Viene dalla luna perché così le ha detto la madre nei cui ricordi lei non c’è mai. Uno sguardo lunare, uno sguardo di visioni e di distanze l’aiuta a scampare. Una bambina senza tana, fa tana nel sogno. Non è stata sognata, ma ora lei sogna il mondo, sogna gli altri. Queste poesie non fanno appello alle emozioni, ma alle visioni, alla nostra capacità di vedere oltre l’opacità dei fatti, al nostro essere profeti della realtà. (…) La porta è una lunga poesia, una poesia di settantasei pagine. C’è un’infanzia minacciata, c’è il tentativo di salvarsi senza pronunciare parole, orientandosi coi nomi dei fiori, costruendo creature di neve, lasciandosi guidare da animali disegnati. Perché la poesia è un sostegno leggerissimo, quasi impalpabile e salvala vita».

    10.00
  • Versione Standard

    13 cartoncini piegati 11×16 cm

    10.00
    Anno : 2019
  • Versione Standard

    6 cartoncini piegati 11×16 cm

    Scegli i tuoi cartoncini tra i 14 disponibili e segnala quali vuoi nelle note dell’ordine.

    5.00
    Anno : 2019
  • Versione Standard

    Tu tienimi
    e io mi trasformerò in meraviglia
    tra le tue mani,
    al caldo,
    quel caldo che di notte fa crescere il grano.

    Tu tienimi
    come guscio di noce
    nel pugno
    fessura tra i mondi.
    C’è silenzio tra te e me
    c’è perla.
    Ti tengo.

    Chandra Livia Candiani

     

     

     

    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Chandra Livia Candiani
    Anno : 2020
  • Versione Standard

    Trovati uno scalino, riposati con la faccia al sole. Se c’è qualcuno che parla ascoltalo. Per tornare a casa aspetta che sia sera. Usa il buio come un fiocco per chiudere la giornata e fanne dono a chi ti vuole bene.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    La prima volta non fu quando ci spogliammo ma qualche giorno prima, mentre parlavi sotto un albero. 

    Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Credo che la poesia sia una voce che ci attraversa. Per questo scrivo sempre cominciando con il carattere minuscolo. Io non sto iniziando niente. Ho soltanto colto qualcosa che balbetto in questa lingua monca, che si sbriciola e spezza nel silenzio.

    Franca Mancinelli

    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franca Mancinelli
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Aspetto. Ho aspettato tutta la vita. Aspetterò tutta la vita. Non saprei dire cosa sto aspettando in questo modo. Ignoro ciò che può metter fine a una così lunga attesa.

    Non sono impaziente di questa fine. Ciò che aspetto non è nulla che possa venire dalla parte del tempo. Non posso spiegarmi a questo proposito. Perché dovremmo sempre spiegarci?

    A volte, come questa mattina, mi dico pure: “Sono atteso, non so dove, non so da cosa o da chi, ma sono sicuro di essere atteso”

    Christian Bobin

    Christian Bobin

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Christian Bobin
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Non è per diventare scrittore che si scrive. 

    É per raggiungere in silenzio l’amore che manca a ogni amore.

    Christian Bobin

    Christian Bobin

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Christian Bobin
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Il Salento è una grande farmacia: la farmacia del mare, della luce, degli orti e degli ulivi.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    “Chiedi con tutto il cuore 

     e se non bastasse 

    chiedi con più furore 

    accendi cellule e respiri 

    metti le forze 

    nella limpida visione 

    che plachi la sete 

    soddisfi l’ambizione” 

    “Ma maestro, io non desidero nulla 

    e non so cosa domandare!” 

    “Se hai questa sventura 

    prega forte una cosa sola: 

    desidero desiderare” 

    Saba Anglana

    Saba Anglana

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Saba Anglana
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    I Quadernetti AnimaMundi:

    Rockwall and olive trees – David Fielding

    David Fielding

    3.50
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : David Fielding
    Editore : Edizioni Anima Mundi
  • Versione Standard

    I Quadernetti AnimaMundi:

    Beach Colors – David Fielding

    David Fielding

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : David Fielding
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    I Quadernetti AnimaMundi:

    Otranto view – David Fielding

    David Fielding

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : David Fielding
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    I Quadernetti AnimaMundi:

    Olive oil cruet – David Fielding 

    David Fielding

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : David Fielding
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    I Quadernetti AnimaMundi:

    Tamburello – David Fielding

    David Fielding

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : David Fielding
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Siate un giorno soltanto non-moderni, e vedrete quanta eternità avete in voi. 

    Chi sente l’eternità è al di sopra di ogni paura.

    Rainer Maria Rilke

    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Rainer Maria Rilke
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Noi non abitiamo regioni. Non abitiamo nemmeno la terra.

    Il cuore di coloro che amiamo è la nostra vera dimora.

    Christian Bobin

    Christian Bobin

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Christian Bobin
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    “Fra il desiderio profondo di legarsi, di impegnarsi corpo e anima, e il desiderio ugualmente profondo di conservare la propria libertà, di sfuggire ad ogni legame, che caos!”

    È difficile trovare dei testi che parlino del matrimonio senza cadere nella retorica o nel facile moralismo.

    Singer ci è riuscita benissimo, e ci ha regalato un libro prezioso, stimolante, graffiante, seducente, ispirato da saggezza e follia.

    Autore / Autrice : Christiane Singer
  • Versione Standard

    Nel corso della vita ho raggiunto la certezza che le catastrofi servono ad evitarci il peggio. L’aver trascorso la vita senza naufragi, ed esser sempre rimasti alla superficie delle cose”.   Christian Singer

    Autore / Autrice : Christiane Singer
  • Versione Standard

    Shopping bag in cotone biologico | Formato 36×42 cm con manici lunghi | Illustrazione di David  Fielding tratta dal libro “Salento by 5 – Friendship, Food, Music, and Travel Within the Heel of Italy’s Boot” (Edizioni AnimaMundi)

    David Fielding

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : David Fielding
  • Versione Standard

    Shopping bag in cotone biologico | Formato 36×42 cm con manici lunghi | Illustrazione di David  Fielding tratta dal libro “Salento by 5 – Friendship, Food, Music, and Travel Within the Heel of Italy’s Boot” (Edizioni AnimaMundi)

     

    David Fielding is a retired attorney who practiced civil rights and employment law for many years in San Francisco, California. Among other pursuits, he now studies Italian, sketches in his travel journals, and wishes he could play the tamburello. David evokes with his pen, ink, and watercolors impressions and recollections of Salento’s picturesque towns, its seas, its olive trees, and more.

    David Fielding

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : David Fielding
  • Versione Standard

    TO-DO LIST:

    • Sing
    • Smile at strangers
    • Keep learning
    • Notice kindness
    • Hope
    • Count your blessings
    • Laugh
    • Love
    • Love some more

    Anonimo

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Anonimo
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    Ciao faccia bella, 

    gioia più grande. 

    Il tuo destino è 

    l’amore. 

    Sempre. 

    Nient’altro. 

    Nient’altro 

    nient’altro

    Mariangela Gualtieri

    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
  • Versione Standard

    Noi non abitiamo regioni. Non abitiamo nemmeno la terra.

    Il cuore di coloro che amiamo è la nostra vera dimora.

    Christian Bobin

    Christian Bobin

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Christian Bobin
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale

    Hafez Haidar

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Hafez Haidar
  • Versione Standard

    É al bene che

    dobbiamo andare,

    alla nostra chiesa

    in fondo alla carne

    dove si prega

    dove si trema

    e si sta vicini al cielo,

    e da lì che nascono

    i baci, è lì che il bene 

    silenzioso impera

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    Trovati uno scalino, riposati con la faccia al sole. Se c’è qualcuno che parla ascoltalo. Per tornare a casa aspetta che sia sera. Usa il buio come un fiocco per chiudere la giornata e fanne dono a chi ti vuole bene.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale

    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale

    Christian Bobin

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Christian Bobin
  • Versione Standard

    La bellezza è una respirazione più ampia che per entrare in noi inizialmente ci soffoca

    Christian Bobin

    Christian Bobin

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Christian Bobin
  • Versione Standard

    Shopping bag in cotone biologioco | Illustrazione di Effe (Flavia Damiano)

    Flavia Damiano, in arte Effe, diplomata presso l’Istituto d’arte di Corato e laureata in Storia dell’arte presso l’università degli studi di Bari. I suoi amuleti sono una caffettiera sul fuoco, vecchie fotografie di famiglia, matite colorate, parole ritagliate da dizionari e libri usati. L’odore buono della sua terra, degli alberi e delle foglie fa da sottotraccia silenziosa ai suoi disegni.      Ha collaborato con diverse case editrici, nazionali ed internazionali, per la realizzazione di copertine e locandine. Vive l’arte come terapia, come accesso segreto alla poesia nascosta a riccio nelle cose del mondo.

    Autore / Autrice : Effe | Flavia Damiano
    Anno : 2018
    Tipologia : Shopping bag
  • Versione Standard

    Shopping bag in cotone biologico | Illustrazione di Cinzia Franceschini

    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Cinzia Franceschini
    Tipologia : Shopping bag
  • Versione Standard
    Autore / Autrice : Christiane Singer
    Anno : 2017
  • Versione Standard

    Un avvicinamento laico alla spiritualità, che non si pone in maniera didascalica o imperativa, non mira ad insegnare nulla al lettore: semplicemente offre una testimonianza, raccontando un percorso nel buio della sofferenza e nella luce di una speranza, di una consolazione, di un risveglio.

    Autore / Autrice : Chandra Livia Candiani
    Anno : 2018
  • Versione Standard
    Anno : 2018
    Tipologia : Libro
    Autore / Autrice : Franca Mancinelli
  • Versione Standard

    14×21 cm / 128 pagg. – Luigi Garrisi

    Luigi Garrisi

    12.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Luigi Garrisi
  • PROMO
    Versione Standard

    SALENTO BY 5 is an indispensable read whether you are merely curious or planning a trip to Southern Italy’s Salento region–located in the province of Puglia at the tip of the heel of the boot.

    Five authors, two repeat travelers to the area and three Salentinian locals with whom they developed a close friendship, offer travel tips and personal stories about Salento and its relatively unknown yet unforgettable charms.

    In addition to valuable travel advice from those who know their own homeland, the Italians write about their family history, the land, the music and, of course, the food of the area. The book is a travel memoir and Salento Love Fest filled with information and personal observations about the region. Sprinkled throughout the book are drawings and watercolors, contributed by one of the authors, that delightfully depict the sea, the ancient towns, the olive trees, and more.

    AAVV David Fielding

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.90.
    -34%
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : AAVV - David Fielding
  • Versione Standard

    Emmanuel Ferrari scrive, disegna e suona (la fisarmonica). Nato in mezzo alle montagne dei Pirenei è cresciuto divorando gli gnocchi della nonna italiana e i fumetti della nonna francese. Da qualche anno vive nel cuore del mediterraneo, in Salento, a Lecce, in una casa a volte, barca capovolta, a volte pescatore, a volte pesce. Con Les Troublamours ha pubblicato quattro dischi (edizioni Anima Mundi): La ballade de Ninour, Air Tadjiguin, Ama l’acqua e Hibou du monde.

    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Emmanuel Ferrari
    Collana : Les cahiers dessinés
  • PROMO
    Versione Standard

    Il calendario AnimaMundi 2019 è stato realizzato con i versi di Mariangela Gualtieri ed è lei dedicato. Un calendario è qualcosa che in maniera discreta accompagna i nostri giorni, abbiamo pensato che potesse esser una cosa bella lasciarci accompagnare nell’anno che verrà, dai versi di una sua poesia che scandiscono ogni mensilità, sulla quale meditare, appoggiare lo sguardo e il respiro.

     

    Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al legame fra verso poetico e musica dal vivo. Alla produzione come drammaturga del Teatro Valdoca alterna raccolte di poesie scritte lontano dalla scena. Dà voce ai suoi versi anche in frequentatissime letture pubbliche, “riti sonori” in cui compone una partitura ritmica con l’intento di restituire l’originaria energia orale/aurale della poesia. Fra i libri pubblicati: Antenata (Crocetti 1992), Fuoco centrale (Einaudi 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi 2006), Paesaggio con fratello rotto (Sossella 2007), Bestia di gioia (Einaudi 2010), Caino (Einaudi 2010), Sermone ai cuccioli della mia specie (Teatro Valdoca Editore 2012), Le giovani parole (Einaudi 2015), Beast of Joy (Chelsea Editions, New York 2018).

    Mariangela Gualtieri

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €1.00.
    -92%
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Mariangela Gualtieri
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    Versione Digitale / Standard

    Una riflessione sapienzale che mette in discussione idee e atteggiamenti diffusi nell’accostarsi all’esperienza dolore. L’autrice, impegnata da anni nei temi della formazione e dell’educazione, si pone in un dialogo appassionato con le voci più autorevoli della ricerca pedagogica, della psicologia analitica, dell’arte, della letteratura e della tradizione religiosa, chiedendosi se sia possibile ripensare il dolore come iniziazione a un più profondo respiro vitale.

    Antonia Chiara Scardicchio

    1.907.00
    -51%
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Antonia Chiara Scardicchio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Standard
    Autore / Autrice : Chandra Livia Candiani
    Anno : 2017
    Tipologia : Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Hafez

    2.008.00
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    Anno : 2018
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
    Autore / Autrice : Hafez
  • Versione Digitale / Standard
    iManifesti

    Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale