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    In questa raccolta, nata dall’attenzione dello scrittore accompagnata dalla visione del traduttore, abbiamo cercato di disegnare un volto italiano alla poesia di Mahmud Darwish e alla “sua propria lingua”.
    Orizzonte di riferimento sono stati i tre “personaggi” che emergono dalla sua produzione poetica: l’elegante erudito che esprime il suo amore virtuoso per la terra madre e per l’amata immaginaria, l’io frammentato e il cantore della patria.

    La miscellanea è composta da ventotto poesie, nove per ciascuno dei tre nuclei tematici: dell’amore, dell’io e della patria, precedute dal carme E noi amiamo la vita, selezionate con estrema cura all’interno dell’intera attività poetica di Darwish. Sono stati inclusi testi di ogni fase del suo vissuto poetico, da quando ha iniziato a scrivere lettere sulla libertà e sull’amore dalla sua terra in Palestina, fino alle domande esistenziali poste dal suo dialogo con l’esilio.
    La sequenza di questi temi e delle poesie al loro interno è un tentativo di ritrarre un volto italiano basato sulla musicalità lirica che ha accompagnato l’anima di Darwish investendone il linguaggio, nel tentativo di restituire un frammento della sua anima.

    Mahmud Darwish

    12.00
    Editore : emuse
    Autore / Autrice : Mahmud Darwish
  • Versione Standard

    Camminò quasi per tutta la vita, Campana. Dalla Romagna alla Toscana, fino alla Francia, alla Svizzera, all’Argentina. Non si contano, i luoghi disegnati dai passi cupi e luminosi del poeta marradese. Eppure c’è un luogo – l’Appennino tosco-romagnolo – che più di ogni altro racconta alcune fra le pagine migliori dei suoi Canti Orfici. Dai boschi intorno a Marradi fino alla Valle del Falterona, passando per l’Acquacheta, per San Benedetto in Alpe, per il Passo del Muraglione: la geografia appenninica campaniana è tanto affascinante quanto ancora (ormai possiamo dire per sempre) misteriosa. Si procede per deduzioni, trascinando occhi e dita su mappe e origliando brandelli di storie e testimonianze di chi allora viveva in quelle terre. È passato ormai più di un secolo…

    Vagabondare nei luoghi campaniani significa andare per giorni, osservare, vibrare insieme a un territorio che la desertificazione umana ha reso oggi molto più selvaggio di allora. Qui, tra queste montagne, su questi sentieri, Dino ricevette in dono parole infinite, poi rimaste scolpite nella storia della letteratura italiana. Bisognerebbe ripercorrere i suoi viaggi anche solo per vestirle di un corpo fatto d’aria, di sguardi, di terra, di tutta la tremante sazietà che si respira errando.

    In questo libro, camminato più che scritto, trovano posto poesie, riflessioni, testimonianze, disegni, fotografie, nel tentativo sì di suggerire i sentieri appenninici “di casa” che Dino può avere percorso tra il 1910 e il 1917 ma anche di costruire una mappa immateriale, poetica e spirituale, che possa essere percorsa in ogni luogo e in ogni tempo, con l’anima e l’immaginazione.

    Emiliano Cribari

    20.00
    Editore : emuse
    Autore / Autrice : Emiliano Cribari
  • Versione Standard

    Di Ḫawla e del suo campo tra le pietre di Ṯahmad,
    solo resti come tracce di tatuaggio su una mano.
    Fermi i miei amici sulle selle accanto a me
    “non morire di dolore”, mi dicono, “fatti animo”.
    Ṭarafa ibn Al-‘Abd

    Fāṭima, basta farti desiderare
    e se hai deciso di abbandonarmi, fallo dolcemente.
    Fai la superba perché il mio amore per te mi tormenta
    e qualunque cosa chiedi il mio cuore soddisfa?
    Se un mio comportamento ti ha arrecato del male
    sfila il mio cuore dal tuo, si separeranno.
    I tuoi occhi lacrimano soltanto per trafiggere
    con frecce i brandelli di un cuore provato.
    Imru’ al-Qays

     

    Le poesie qui presentate sono state composte nel periodo preislamico e vengono annoverate tra i capolavori della letteratura araba.  In arabo, la poesia è naẓm, ordine, e i singoli poemi sono pertanto come fili di una collana le cui perle, i versi, sono ordinatamente infilate. Alcune poesie, inoltre, sono talmente piacevoli all’ascolto da meritarsi il titolo di al-muḏahhabāt, le dorate.  La presente edizione – che offre a chi legge per la prima volta tutte e dieci le mu‘allaqāt in traduzione italiana – è una raccolta poetica di fondamentale importanza, ma anche un testo per comprendere da quale società sono state prodotte e una guida per poterle apprezzare.

    22.00
    Editore : emuse
  • Versione Standard

    Dall’inizio di questo secolo assistiamo al ritorno dello sciamanismo in Europa e in Italia, attraverso istanze collettive in evidente crescita e che valorizzano la dimensione della spiritualità nella vita dei singoli e delle comunità. C’è un vento che spira, sia da Oriente che da Occidente, che porta visioni del mondo che credevamo sepolte sotto secoli di storia. È un mondo carico di spiritualità in cui le donne, attraverso pratiche mistiche fuori dai binari delle religioni organizzate, trovano consapevolezza di sé e del loro ruolo nella società, una ricerca volta alla trasformazione personale attraverso la sacralizzazione della natura, in costante riferimento all’energia cosmica.

    Valeria Gradizzi ha accompagnato e fotografato donne sciamane attraverso i boschi, di notte, intorno al fuoco e al chiarore della luna piena, accompagnata dai loro canti e dalle urla. Il risultato è un lavoro in cui gli spazi temporali si sovrappongono: il presente dello scatto rielabora un passato in completa armonia con la natura e proietta a un futuro ideale di rispetto verso Madre Terra. Un lavoro in cui la donna, in armonia e fusione con gli elementi naturali, esprime se stessa e la propria spiritualità libera da ogni condizionamento esterno.

    Valeria Gradizzi

    40.00
    Editore : emuse
    Autore / Autrice : Valeria Gradizzi