Franco Arminio

Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente.

Ha pubblicato molti libri. Ricordiamo, tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (Laterza 2008), Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (Laterza 2009), Oratorio bizantino (Ediesse 2010), Terracarne. Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia (Mondadori 2011), Cartoline dai morti (Nottetempo 2010), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori 2013), Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra (Chiarelettere 2017), Resteranno i canti (Bompiani 2018), Per tornare assieme alla casa del mondo (AnimaMundi 2018), Manifesto della terza medicina (AnimaMundi 2018), L’infinito senza farci caso (Bompiani 2019), La cura dello sguardo (Bompiani 2020). Con Giovanni Lindo Ferretti, L’Italia profonda. Dialogo dagli Appennini (Gog 2019).

Si occupa anche di documentari e fotografia.

Come paesologo scrive da anni sui giornali e in rete a difesa dei piccoli paesi. Ha ideato e porta avanti La Casa della Paesologia a Trevico (Av) e il festival La luna e i calanchi ad Aliano (Mt).

La sua pagina fb: https://www.facebook.com/franco.arminio.1

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    Fin dalle prime righe, questo libro ci invita a un gesto semplice e prezioso: fare buon uso delle parole. Le parole che pronunciamo, scriviamo, leggiamo ogni giorno sono una moltitudine, ma troppo spesso attraversano le nostre vite senza lasciare traccia.

    Franco Arminio allora si inoltra nel silenzio – quello dei paesi delle aree interne svuotati dall’emigrazione, quello delle notti in cui siamo soli di fronte alla nostra ossessione – e, come un rabdomante, cerca la vena in cui ancora scorrono parole dense di significato e di luce. I suoi versi si offrono a tutti come occasione per aprire il cuore alla meraviglia e alla fratellanza, cantano l’importanza di prestare attenzione al minuscolo per sentirci parte dell’immenso. Il fardello della famiglia in cui siamo nati, la fatica di amare e lasciarsi amare, l’angoscioso orizzonte della morte che sembra chiudersi davanti a ogni pensiero – tutto viene riscattato dal potere della gratitudine, che illumina i doni nascosti in ogni singolo giorno.

    A queste pagine Arminio consegna il frutto di anni di ascolto di se stesso e del mondo, la summa di ciò che ha imparato nel suo cammino attraverso città e paesi: la parola poetica dispiega la sua forza trasformativa, da esperienza intima si fa comunitaria e ci chiede di essere pronunciata come sfida all’indifferenza, come forma di resistenza, come il più salvifico dei contagi.

    Franco Arminio

    18.00
    Editore : Bompiani
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    In questo testo critico e illuminante Marco Guzzi tratteggia gli elementi alienanti e disfunzionali del nostro sistema sanitario invitandoci a un ripensamento radicale delle modalità e dei luoghi destinati alla cura mettendo al centro la persona, l’esigenza di un ascolto profondo e di un’autentica relazione tra medico e paziente.

    Questa riflessione nasce dall’urgenza e dalla necessità di una revisione del concetto di cura e delle pratiche terapeutiche che ne derivano. Lentamente sta tentando di farsi strada un’umanità più cosciente dei nessi non visibili, non immediatamente controllabili – benché costituiscano la parte più profonda della vita – coinvolti nel processo della cura. Ogni organismo è una storia, una rete di informazioni interconnesse tra di loro. Tutto è sensibile nel corpo umano: le parole, i toni, i luoghi e le immagini che utilizziamo in ambito medico e altrove toccano profondamente l’anima racchiusa in ogni persona e la orientano nel suo percorso verso la guarigione.

     

    Autore: Marco Guzzi

    Postfazione: Franco Arminio

    Titolo: Imparare a curare

    Sottotitolo: La relazione terapeutica

    Formato: 13×19 cm | brossura cucita

    Pagine: 88 

    Data di uscita: 1 marzo 2024

    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio - Marco Guzzi
    Anno : 2024
  • Versione Standard

    «La poesia di Arminio nasce tutta nel “qui” dei corpi e della geografia. In questo libro la sua scrittura commossa e spaventata evoca un possibile altrove che, riuscendo impossibile, viene tirato giú in un realissimo “qui”, costretto a svelarsi e adattarsi nelle pieghe di queste nitide immagini avvolte da un’umile bellezza. Sacro è per definizione ciò che ha importanza suprema per un suo misterioso legame con il trascendente. Non potendo vedere ciò che non esiste, Arminio ha costruito con Sacro minore un calibrato e assai originale breviario poetico con l’intento struggente di affermare il sacro unicamente con quello che c’è intorno a noi: un filo d’erba, una lumaca, una radiografia. Cosí dicendoci che non solo è possibile ripensare il sacro, ma anche imparare a pregare nuovamente.

    Perché per Arminio la poesia è anzitutto questo: pregare».
    Andrea Di Consoli

     

    Franco Arminio

    16.00
    Editore : Einaudi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2023
  • Versione Standard

    Celati è stato un rivoluzionario della malinconia. E oggi le uniche rivoluzioni possibili non possono che partire dal mettere a frutto le nostre ferite.

     

    Autore: Franco Arminio

    Titolo: L’uccello camminatore

    Sottotitolo: per Gianni Celati

    Formato: 11,5×16,5 cm – brossura cucita

    Pagine: 56

    In uscita a settembre, libri in antemprima disponibili sul sito e in libreria

    Franco Arminio

    8.00
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2023
  • Versione Standard

    Io ti dono questo

    mio stare sparso

    e conficcato dentro

    uno spavento

    che non passa.

    Averti vicino è

    un soffio di bene,

    è qualcosa di più

    della paura che

    abbiamo in

    ogni cuore.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2022
  • Versione Standard

    Con la sua lingua asciutta e lirica, sacrale e domestica, in cui c’è sempre uno scarto, uno slittamento inatteso, una sottile sensualità, Franco Arminio fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall’amore. Non soltanto l’amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l’amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l’amore per una strada e quello per la madre, l’amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Nei suoi versi l’incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori – vissuti o mancati – di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere | nello stesso tempo il corpo di un altro | e il nostro».

    Franco Arminio

    16.50
    Editore : Giulio Einaudi Editore
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2022
  • Versione Standard

    “Mi occupo di rovine, anche quando le rovine non sono visibili: cos’è l’attacco di panico se non un terremoto psichico, un terremoto che non fa cadere soffitti, che lascia tutto come si trova ma è come una casa che sta in piedi, che da fuori sembra illesa e invece dentro è tutta crepata? L’attacco di panico riparte proprio dalla crepa che ha lasciato e che non puoi riparare.”

    Il terremoto del 1980 nella sua Irpinia, che travolse una terra già segnata dall’emigrazione e aprì una nuova stagione in cui paesi nuovi sorgevano accanto a paesi fantasma, privi di giovani e di identità. E poi gli altri terremoti italiani, da quello di Messina nel quale Gaetano Salvemini perse la moglie e cinque figli fino ai più recenti de L’Aquila e delle Marche.

    Franco Arminio recita un rosario della memoria per raccontarci il nostro Paese che trema, che si inabissa, che sembra non imparare mai dalle proprie fragilità eppure non smette di sperare.

    Franco Arminio

    16.00
    Editore : Bompiani
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2021
  • Versione Digitale / Standard

    Immaginate la mattina presto l’uomo, la donna e il mulo che vanno lenti verso la campagna a scorticare la terra con la zappa per piantarvi un seme. Immaginate noi con le famiglie nelle nostre case gremite di beni poco rari. Noi che senza esporci a niente continuamente cerchiamo ripari.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale – Autore: Franco Arminio

    Franco Arminio

    13.00
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Digitale / Standard

    Trovati uno scalino, riposati con la faccia al sole. Se c’è qualcuno che parla ascoltalo. Per tornare a casa aspetta che sia sera. Usa il buio come un fiocco per chiudere la giornata e fanne dono a chi ti vuole bene.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Toccarsi

    sembra un gesto semplice

    e invece è una grande avventura,

    significa varcare la frontiera

    del visibile.

    I corpi

    sono sacri, sono arcaici.

    Toccate e fatevi toccare,

    togliete i confini, il filo spinato,

    la fiamma dei vivi

    è la vicinanza. 

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Il Salento è una grande farmacia: la farmacia del mare, della luce, degli orti e degli ulivi.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Curarsi con la bocca, 

    con gli occhi,

    curarsi con il cielo,

    accordare il cuore

    con le foglie

    con le formiche.

    Curarsi

    con la preghiera,

    leggendo poesie,

    curarsi col sole,

    col vento,

    prendere la medicina

    dell’alba

    lo sciroppo della lingua.

    Tornare agli occhi,

    allo sguardo,

    il tuo sguardo salvavita

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • PROMO
    Versione Standard

    Disponibile dal 28 Novembre 2019, il calendario AnimaMundi 2020 è dedicato al poeta Franco Arminio ed è realizzato con una selezione di versi editi e inediti dell’autore.

    Formato 24×24 cm / 16 pagg.

    Franco Arminio

    Il prezzo originale era: €12.00.Il prezzo attuale è: €2.00.
    -83%
    Anno : 2019
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    L’infinito senza farci caso – Poesie d’amore di Franco Arminio | Editore: Bompiani |

     

    Qui una poesia tratta dal libro

    Tu pensati così:
    terra che frana
    se sopra ci passa
    qualcuno.
    Ogni radice nella terra
    è un occhio che vuole
    uscire a vedere qualcosa,
    ogni fiore è una mano,
    ogni abbraccio che hai avuto
    è ferro e fiato
    e pioggia che cade.
    Sognalo l’amore
    se vuoi che cresca,
    ogni faccia sarà neve
    e poi notte. Giura
    che da domani
    porti ad ogni faccia
    devozione.
    E pensa al prossimo bacio
    come a una grande festa
    che porta la terra
    in gita al mare.

    Franco Arminio

    14.00
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2019
  • Versione Standard

    cartoncino piegato 11×16 cm – Franco Arminio

    Franco Arminio

    1.00
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2019
  • Versione Standard

    Vorrei prendere 

    tra le mani l’universo

    come si prende un 

    pettine

    e con tutto l’universo 

    tra le mani 

    accarezzarti i capelli

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    1.00
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2019
  • Versione Standard

    C’è un’Italia assopita che non è quella delle grandi città, né quella dei borghi patinati che vediamo sui dépliant turistici. C’è un’Italia che non è Roma o Milano, né tantomeno Civita di Bagnoregio o la costiera amalfitana. C’è un’Italia che non sta sotto i riflettori ma se ci capita è a causa di qualche catastrofe naturale. C’è un’Italia che rischia l’estinzione, che è silenziosa, disabitata: è l’Italia dell’entroterra appenninico, delle zone collinari e pedemontane, dei piccoli borghi abbandonati, ai margini del commercio, dell’industria, della cultura. Chi può raccontarla meglio del paesologo Franco Arminio, che gira l’Italia interna cantando poesie, e di Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante dei CCCP che oggi dimora sulle alture di Cerreto Alpi ricucendo i legami millenari che avvolgono uomini, cavalli e montagne? Due storie appenniniche da due prospettive diverse che però si intersecano in più punti dando vita a un dialogo costruttivo e al tempo stesso malinconico su un mondo dimenticato da Dio che però resta l’unico luogo da dove Dio si può ascoltare.

    Autore / Autrice : Franco Arminio - Giovanni Lindo Ferretti
  • Versione Digitale / Standard

    La modernità in medicina ha contribuito ad allungare di molto la vita media, ma molti sono insoddisfatti e cercano riparo in antichi rimedi. Assistiamo al ritorno dell’arcaico anche nel trattamento delle malattie. È evidente che una grave depressione può essere pericolosa senza l’uso di farmaci, ma è anche evidente che consigliare lunghe camminate può essere di grande aiuto per una persona depressa. Spesso si accusa la medicina allopatica di essere troppo positivista, di considerare il corpo come un contenitore di organi disgiunti l’uno con l’altro, di lavorare sulla lesione, di essere poco attenta al fondo magico in cui siamo bagnati. A queste accuse la medicina risponde accusando le terapie alternative di non aver basi scientifiche e di essere in grado di guarire solo malattie che guarirebbero da sole. Allora la questione è l’impazienza. E anche l’idea che abbiamo della malattia. L’ansia può essere spenta con gli ansiolitici, ma può essere vista come un integratore di vivacità intellettuale. Il sintomo nevrotico può essere consegnato allo psicoanalista, ma può essere anche usato come strumento di conoscenza. Noi non dobbiamo mai dimenticare che siamo corpo, dunque natura, ma siamo anche mondo interno, fantasma, fantasia incessante su noi stessi e sugli altri. Forse la prima medicina è proprio la lingua, forse l’ospedale che manca è l’ospedale della lingua. Le persone si ammalano quando reprimono le loro emozioni, quando non riescono a dare una forma linguistica a quello che sentono. E allora poesia e canto sono sicuramente da aggiungere ad agopuntura, reiki, digitopressione, feng shui, ayurveda, medicine dei vecchi indiani d’America, omeopatia, fiori di Bach, ecc. E allora i segnatori, gli omeopati, gli osteopati, i massaggiatori, gli erboristi, tutta la schiera dei guaritori dovrebbe accogliere nel proprio alveo anche i poeti e i suonatori.

    Franco Arminio, da “manifesto della terza medicina” | AnimaMundi Edizioni

     

     

    La poesia è letteralmente un farmaco, guarisce chi la legge, e per chi scrive è al tempo stesso veleno e rimedio (…) La terza medicina non esclude nulla, compreso il fatto che in molti casi non bisogna curare, non bisogna intervenire. Semplicemente non bisogna medicalizzare. Bisogna ricordarsi che nell’uomo c’è un bisogno di salute e c’è un bisogno di malattia.  Franco Arminio

    Le malattie dell’anima
    vengono dagli occhi.
    Pensa a come ti hanno guardato
    quando ti guardano adesso,
    non credere troppo in fretta
    all’inimicizia degli altri,
    quasi sempre è distrazione,
    non credere neppure
    che il dolore ti sia stato assegnato
    per sempre.
    Guarda in libertà
    fatti guardare liberamente,
    pensa al bene
    da portare agli altri,
    non pesare quello che ti danno
    gli altri.
    Infine: ripetere qualche errore
    è umano, lo farai sempre,
    ti serve ad avere una traccia,
    ma ogni tanto allontanati,
    vattene via dalle tue attese,
    da quelle belle e da quelle brutte,
    lontano da te e dalla tua vita
    ci sono cose bellissime
    che ti aspettano.

    Ci vuole il ministero della salute, ci vogliono gli ospedali, ma ci vorrebbe anche il ministero dello sguardo e della lingua. Non sappiamo più guardare, non sappiamo più parlare. E ci sono molte malattie accentuate dalla penuria di parole, dalla penuria di sguardo.

    Franco Arminio

    3.908.00
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Standard

    Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Trovati uno scalino, riposati con la faccia al sole. Se c’è qualcuno che parla ascoltalo. Per tornare a casa aspetta che sia sera. Usa il buio come un fiocco per chiudere la giornata e fanne dono a chi ti vuole bene.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    La prima volta non fu quando ci spogliammo ma qualche giorno prima, mentre parlavi sotto un albero. 

    Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Il Salento è una grande farmacia: la farmacia del mare, della luce, degli orti e degli ulivi.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    3.50
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Anno : 2018
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    É al bene che

    dobbiamo andare,

    alla nostra chiesa

    in fondo alla carne

    dove si prega

    dove si trema

    e si sta vicini al cielo,

    e da lì che nascono

    i baci, è lì che il bene 

    silenzioso impera

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    36×42 cm / cotone naturale

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Standard

    Trovati uno scalino, riposati con la faccia al sole. Se c’è qualcuno che parla ascoltalo. Per tornare a casa aspetta che sia sera. Usa il buio come un fiocco per chiudere la giornata e fanne dono a chi ti vuole bene.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    13.00
    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
  • Versione Digitale / Standard
    iManifesti

    Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Punta sulle nuvole sugli alberi e su altre cose mute, non tue non vicine, non addestrate a compiacerti…

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    É al bene che

    dobbiamo andare,

    alla nostra chiesa

    in fondo alla carne

    dove si prega

    dove si trema

    e si sta vicini al cielo,

    e da lì che nascono

    i baci, è lì che il bene 

    silenzioso impera

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Vorrei prendere 

    tra le mani l’universo

    come si prende un 

    pettine

    e con tutto l’universo 

    tra le mani 

    accarezzarti i capelli

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Segui la terra,

    regala le tue vertebre 

    ai passanti.

    Alla fine dei tuoi giorni

    resteranno

    le tue imprudenze,

    più che i calcoli e gli indugi

    resteranno i canti

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Non pensarla la gioia, sentila,

    è una fioritura nella carne, 

    è il maggio delle ossa,

    l’aprile degli occhi

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Seimila anni ho visto 

    sul tuo collo, 

    sul tuo viso. 

    Il tuo cuore è pieno 

    di cammini, 

    strade silenziose, 

    incroci 

    tra l’età del ferro 

    e l’età del nulla che c’è adesso. 

    Guardo i tuoi occhi antichi 

    che hanno amato il fuoco.

    Franco Arminio

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    Franco Arminio

    2.008.00
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard
    Sono moltissimi anni che nel mondo non arriva un anno nuovo. Almeno nel mondo che conosciamo meglio e chiamiamo Occidente. Per i morti non c’è anno nuovo e forse non c’è neppure per il nostro Occidente. Quella che chiamano crisi non è altro che una gigantesca opera di rimozione: il mondo è simbolicamente morto, ma per non dircelo pensiamo che ha bisogno di crescere. L’anno nuovo sarebbe tale se fossimo in grado di fare un felice funerale al nostro mondo. 
    C’è bisogno di una cerimonia ben più solenne del rituale scambio di auguri. Più che di un veglione, è necessaria una lunga veglia collettiva intorno all’agonia ciarliera del nostro Occidente. (…)
    Un anno nuovo è possibile solo se ci muniamo di una nuova filosofia e di una nuova teologia. Non è il nuovo governo la nostra salvezza, non è l’Europa delle banche, non è il circuito lavoro, stipendio, spesa.
    Dobbiamo seppellire la nostra presunzione di specie e aprire una stagione in cui prendiamo atto che c’è la peste. Questa peste possiamo chiamarla autismo corale. Non uccide, corrode i legami anche quando li alimenta. 
    La società della comunicazione altro non è che una gigantesca mascherata per nascondere il fatto che non abbiamo niente da dirci, che non crediamo più agli altri e neppure a noi stessi. In un contesto del genere è veramente penoso vedere come la politica continua a restringere il proprio raggio d’azione spirituale. È un esercizio tecnico in cui il cinismo e la mediocrità vengono scambiati per atti eroici. Non abbiamo bisogno di politicanti che sanno di aria cattiva, che non amano la poesia, non amano i cimiteri, non sono interessati ai tramonti, ai grandi libri, ai gatti. Basta con gli untori dell’opinionismo, quelli che ogni stagione è sempre la loro stagione, quelli che anche con il sole c’è brutto tempo sulla loro faccia.
    Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, attenzione al sole che nasce e che muore, attenzione ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato, a una qualunque macchina che passa per strada.
    Un anno nuovo sarebbe veramente tale se portasse la politica alla poesia e non la poesia alla politica. Invece avremo un po’ di fotoshop elettorale, con annesse penose trasmissioni televisive in cui si dice tutto tranne l’essenziale. (…)
    Il mondo ha bisogno di essere amato e accudito, prima di essere pianificato o portato chissà dove. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, significa rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza. (…)
    Dobbiamo accordarci dopo aver esplicitato i conflitti, dopo aver compreso che il mondo non è solo nostro e quello che facciamo pensando solo a noi stessi è una forma di suicidio.
    Un anno nuovo è veramente tale se mettiamo a fuoco un nuovo modo di sentire e percepire. Assistiamo a una grande confusione non solo nel campo della politica, ma anche nell’universo sentimentale. Le donne uccise sono solo la punta di un malessere molto profondo che avvolge il nostro dare e avere nei rapporti con gli altri. Bisogna ristabilire un equilibrio nella dialettica tra egoismo e altruismo, tra cura di sé e cura dell’altro. Non si può usare il sesso come un ansiolitico. Non possiamo continuare a prenderci e lasciarci convulsamente in una sorta di mercato dei sentimenti in cui gli stracci e le stoffe preziose stanno alla rinfusa. 
    Dobbiamo imparare a stare da soli e a farci compagnia.
    Le nostre nevrosi troppo spesso sono l’unica maniera con cui riusciamo a raggiungere e a essere raggiunti dagli altri. Appena proviamo a farci del bene cadiamo nella noia. Solo il terribile pare in grado di svegliare la nostra agitata sonnolenza.
    L’anno nuovo dovremmo cominciarlo con piccoli esercizi di ammirazione, con piccoli esercizi di riabilitazione alla gioia. Istituire una sorta di capodanno tra un giorno e l’altro, tra un’ora e l’altra. Dobbiamo scendere molto in fondo a noi stessi e rimanere ben saldi in superficie assieme agli altri. Senza tenere insieme questi due movimenti non c’è intensità, non c’è bellezza. C’è solo una confusione inerte e il massacro di ciò che è lieve, lento, sacro, inerme. 
    Franco Arminio

    Franco Arminio

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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Manifesto 70x100cm - Manifesto Formato Digitale
  • Versione Digitale / Standard

    NUOVA EDIZIONE AMPLIATA

    «Ogni giorno dovremmo cominciarlo con piccoli esercizi di ammirazione, di riabilitazione alla gioia. Istituire una sorta di capodanno tra un giorno e l’altro, tra un’ora e l’altra. Dobbiamo scendere molto in fondo a noi stessi e rimanere ben saldi in superficie assieme agli altri. Senza tenere insieme questi due movimenti non c’è intensità, non c’è bellezza.  Adesso per tornare a casa, per tornare assieme nella casa del mondo, ci vorrà una nuova genesi, un nuovissimo testamento.»  Franco Arminio

     

    INDICE

    per tornare assieme alla casa del mondo

    tre letterine dell’ultimo giorno dell’anno

    1. tremare un poco assieme

    2. arrendersi alla propria solitudine

    3. riconoscere la propria stella

    poesie del bene grande

    il poeta della clemenza di G. Conoci

    taccuino

    biobibliografia

    Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato molti libri. Ricordiamo, tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (Laterza, 2008),Terracarne (Mondadori, 2011), Cartoline dai morti (nottetempo, 2010), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori, 2013), Cedi lastrada agli alberi. Poesie d’amore e di terra (Chiarelettere, 2017), Resteranno i canti (Bompiani, 2018), Per tornare assieme alla casa del mondo (AnimaMundi edizioni, 2018), Manifesto della terza medicina (AnimaMundi edizioni, 2018). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in Rete a difesa dei piccoli paesi. Ha ideato e porta avanti “La casa della paesologia” a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

    Franco Arminio

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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose