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Chi è così pazzo da negare l’esistenza della gentilezza, scriveva Hume, ha semplicemente perso il contatto con la sua realtà emotiva, “ha dimenticato i moti del suo cuore”.

Questo libro è l’elogio di un valore sommesso e discreto, declinabile in varie maniere: la gentilezza, quella capacità di ascoltare e accogliere le fragilità altrui, che è anche generosità, altruismo, solidarietà, amorevolezza. L’intento non è né moralistico né edificante: la gentilezza è semplicemente uno dei modi migliori per essere felici, è un piacere fondamentale per il nostro benessere. La domanda che muove l’indagine è la seguente: perché la gentilezza è diventata per la nostra epoca un tabù? Oggi molte persone trovano questo piacere incredibile o quantomeno sospetto, la maggior parte di noi pensa che in fondo siamo tutti pazzi, cattivi e pericolosi, competitivi e autoreferenziali.

Scritto da una storica e da uno psicanalista, questo libro cerca di rispondere alla domanda e affianca al confronto con la psicanalisi una dettagliata ricostruzione storica, che va dalla grecità ai nostri giorni, del tema della gentilezza, come valore irrinunciabile della vita buona. Mostra quando e perché tale fiducia si è dissolta, e spiega le conseguenze di una simile trasformazione. E la gentilezza che rende la vita degna di essere vissuta e ogni attacco rivolto contro di lei è un attacco contro le nostre speranze.

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Categoria Anno 2009

Descrizione

In un certo senso, la gentilezza è sempre un azzardo, perché si fonda sulla sensibilità nei confronti degli altri, sulla capacità di identificarsi con i loro piaceri e le loro sofferenze. Mettersi nei panni degli altri, come si usa dire, può essere molto scomodo. Ma se i piaceri della gentilezza, come del resto tutti i più grandi piaceri umani, sono di per sé rischiosi, non di meno essi rientrano tra le cose più appaganti alla nostra portata. Come si fa a ripudiarli?

Informazioni aggiuntive

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Nota biografica

Adam Phillips è uno psicoanalista e saggista britannico. Tra i più influenti psicanalisti contemporanei, dal 1990 al 1997 è stato primario di Psicoterapia infantile al Charing Cross Hospital di Londra. Disorientante e polemico nei confronti dei modelli teorici convenzionali, pur prendendo le mosse dalla tradizione freudiana, se ne è progressivamente distanziato assumendo posizioni teoriche profondamente critiche rispetto al dogmatismo degli assunti psicanalitici.

Barbara Taylor è una storica che ha pubblicato parecchi saggi di storia del femminismo e una biografia intellettuale di Mary Wollstonecraft.

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