Mitologia delle piante inebrianti
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In StockIn questo saggio sono raccolti e spiegati i racconti mitologici delle più disparate fonti vegetali inebrianti: dagli stimolanti quali caffè, tè, tabacco, coca, ai narcotici e sedativi come le bevande alcoliche e il papavero da oppio, alle fonti visionarie e allucinogene quali canapa, peyote, mandragora, ayahuasca, funghi.
Con un’osservazione che spazia fra le culture umane attuali e del passato, riemergono le origini siderali della vite, il parto vegetale della prima donna di questo mondo (ayahuasca), i miti che vedono nascere piante inebrianti nel luogo di amplessi umani (tabacco) o divini (kava), o incestuosi (coca), passando per quelli che lo vedono originare dalla tomba di donne morte ingiustamente (papavero) o per mal d’amore (betel), o che originano per volontà divina come fattore salvifico tribale (peyote, iboga).
Le piante inebrianti sono state ovunque considerate un dono che le divinità fecero agli uomini per permettere la comunicazione con la sfera divina, con il mondo degli spiriti o degli antenati.
Questa credenza ha portato all’elaborazione del mito d’origine della pianta inebriante, che spiega, motiva, e continuamente fonda la sua esistenza e il suo rapporto causale con l’uomo; un mito più o meno elaborato, a volte ben preservatosi nelle cosmogonie e nelle antropogonie delle popolazioni tradizionali, in altri casi rintracciabile in un racconto, una novella o un semplice aneddoto, come forma residuale folklorica degli antichi miti.
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Il potenziale curativo della terapia psichedelica
La vera lingua della psicologia non è il latino, ma l’amore puro. Se non mi sbaglio nel dire che le esperienze qui riportate sono colme di significato, che diventino allora parte della nostra comune consapevolezza, e che possano contribuire al risveglio del lettore
Viaggio di guarigione è il resoconto dettagliato delle ricerche pioneristiche di Claudio Naranjo sull’applicazione delle sostanze psicoattive nella psicoterapia. Attraverso le esperienze e le testimonianze dei suoi pazienti, Naranjo ci svela il potenziale di cura e di espansione della consapevolezza insito in queste sostanze – MDA, MMDA, armalina (presente anche nell’ayahuasca) e ibogaina – che oggi, a quarant’anni dalla prima pubblicazione di questo libro, stanno attirando sempre di più l’interesse di scienziati, psicologi e ricercatori nel campo della coscienza.
Per distinguerle dai classici psichedelici come LSD e psilocibina, Naranjo definisce queste sostanze “amplificatori di sensazioni” e “amplificatori di fantasie”, sottolineandone la valenza autoesplorativa e l’efficacia nell’affrontare blocchi e traumi profondi. Il suo auspicio è che si affermi sempre di più un tipo di psicoterapia in grado di portare avanti – con l’ausilio delle sostanze psicotrope – la funzione un tempo svolta dallo sciamanesimo.
Editore : SpazioInterioreAnno : 2016
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Nel 1953 Aldous Huxley sperimentò in prima persona gli effetti della mescalina, una sostanza allucinogena ricavata da un cactus che i nativi americani usavano nei loro riti sciamanici. Lo scrittore arrivò così a vedere una nuova essenza delle cose, anticipando di decenni le future acquisizioni delle neuroscienze sulle potenzialità della mente umana: esperienze che Huxley avrebbe cercato di spiegare in molti dei suoi scritti successivi.
Questa antologia raccoglie quei testi, profetici e visionari, tratti sia dai romanzi “Il mondo nuovo” e “L’isola”, sia da saggi come “Le porte della percezione” e “Paradiso e inferno”, sia da articoli, interviste, discorsi, lettere.
Le parole di Huxley contengono un invito, ancora oggi attuale, a liberarsi (“moksha”, in sanscrito, significa appunto “liberazione”) dai condizionamenti culturali della civiltà ipertecnologica e ad abbracciare una visione del mondo mistica e trascendentale le cui esperienze e percezioni ottenute “nell’altro mondo” possono aiutarci a vivere meglio “in questo mondo”, aprendo alle possibilità di una creatività infinita.
Editore : MondadoriAnno : 2018
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Scritto prima che l’LSD diventasse illegale, questa raccolta uscì nel 1964, quando a occuparsi dell’acido lisergico erano accademici, psichiatri e chimici, e ben prima che scoppiassero negli Stati Uniti reazioni furibonde da parte dei benpensanti e dell’ortodossia scientifica.
Frutto delle ricerche di scienziati, filosofi e scrittori di fama internazionale (Aldous Huxley, Timothy Leary e William S. Burroughs, solo per citarne alcuni), che sperimentarono su loro stessi gli effetti di questo potente allucinogeno, l’LSD viene presentato come possibile arma di difesa spirituale per sopravvivere all’alienazione della società e come mezzo per poter esplorare terreni sconosciuti del nostro pensiero, quali il sogno e la fantasia, ma ne vengono indagate anche le potenzialità terapeutiche (ad esempio la cura delle malattie mentali e dell’alcolismo), mettendo nondimeno in guardia contro i reali pericoli inerenti al suo uso indiscriminato.
Editore : PGRECOAnno : 2020
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Fino a questo momento, sono state scoperte e utilizzate centinaia di piante psicoattive. Piante allucinogene, afrodisiache, sedative, eccitanti, le cui foglie, fiori o radici, contengono principi attivi largamente conosciuti e apprezzati in ogni latitudine e cultura. Parte integrante nei rituali di molti culti e religioni, utilizzate per curare malattie e lenire sofferenze, le piante psicoattive sono state determinanti nello sviluppo culturale, sociale e materiale del genere umano. Anche il territorio italiano è ricco di questa flora.
In passato queste piante venivano ampiamente studiate e usate da medici, guaritori, gente comune; su di esse sono nati miti, imposti tabù, fiorite leggende, innalzati roghi. Oggi si utilizzano per lo più per estrarne i principi attivi o sono state soppiantate da sostanze chimiche più efficaci, diffuse e gestite diversamente di un tempo.
Alcune sono molto note – belladonna, stramonio – altre come la lattuga o la ninfea molto meno, altre ancora, data la bassissima presenza in esse di principi psicoattivi del tutto sconosciute; in ogni caso sempre meno fanno parte del bagaglio di conoscenze diffuse.
Editore : NautilusAnno : 2010
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Aspetti generali e storici
Che le droghe non siano solo sostanze d’abuso problematiche ma anche fonti medicinali, è un dato più o meno acquisito dall’uomo comune. Meno noto è il fatto che anche le sostanze psichedeliche, “rivelatrici della psiche”, quali l’LSD, la mescalina e la ketamina, possono essere usate come medicine, e che sono state e continuano a essere impiegate perfino come “droghe in grado di curare i drogati”.
Le caratteristiche rivelatrici e visionarie di queste sostanze nel fare emergere traumi e nodi psichici, da oltre un secolo le ha rese strumenti formidabili nei contesti psicoterapeutici per il trattamento degli stati depressivi, dei disturbi ossessivo-compulsivi, delle impotenze e frigidità sessuali, delle isterie di conversione, dell’alcolismo e molte altre patologie psichiatriche e fisiche.
Editore : Shake EdizioniAnno : 2019
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Riflessioni su droghe sacre, misticismo e scienza
Sebbene l’Lsd abbia già compiuto più di settant’anni, è tuttora dominante presso l’opinione pubblica una visione distorta di questo principio attivo psicotropo.Questo libro del suo scopritore contribuisce a fare chiarezza. Ci sono esperienze di cui la maggior parte delle persone evita di parlare perché non si conformano alla realtà quotidiana e sfidano ogni spiegazione razionale. Non sono eventi esterni particolari, bensì accadimenti delle nostre vite interiori, che vengono generalmente respinti come creazioni della nostra fantasia ed esclusi dalla memoria. L’immagine familiare del nostro mondo subisce d’improvviso una trasformazione insolita, stupefacente o allarmante; la realtà ci appare in una nuova luce, assume un significato particolare. Esperienze del genere possono essere leggere e fugaci come un soffio d’aria, oppure fissarsi profondamente nelle nostre coscienze. In questo libro desidero offrire un quadro completo dell’Lsd, della sua origine, dei suoi effetti e delle sue possibilità d’impiego; nonché avvertire dei pericoli che sono associati a un consumo che non tenga conto della natura straordinaria dell’azione di questa sostanza.Editore : FeltrinelliAnno : 2015
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