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L’edizione integrale del libro “Versi” del 1826 riprodotta in un volume unico.

Dalla postfazione di Umberto Piersanti: Versi del 1826 è un libro importante: ci dà uno spaccato ricco e variegato della scrittura leopardiana. Accanto agli Idilli tra i quali spicca in modo assoluto L’infinito, ci sono scritti minori, ma importanti per comprendere la figura del recanatese. Anzi, sono questi ultimi a contrassegnare l’identità del libro. I Sonetti del beccaio, forse l’opera in assoluto meno bella del recanatese, sta lì a ricordarci quanto di “umano”, un “umano” fatto anche di grovigli e ripicche letterarie, sia presente nell’assoluta grandezza leopardiana.

Autore: Giacomo Leopardi
Postfazione: Umberto Piersanti
Editore: Interno Poesia
ISBN: 978-88-85583-28-3
Pagine: 112

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Categorie: , , Anno 2019

Descrizione

Estratto da Versi:

La ricordanza

O graziosa Luna, io mi rammento
Che, or volge un anno, io sopra questo poggio
Venia carco d’angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, a le mie luci
Il tuo volto apparia; chè travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile,
O mia diletta Luna. E pur mi giova
La ricordanza, e ’l noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Il sovvenir de le passate cose,
Ancor che triste, e ancor che il pianto duri.

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