Le vie delle parole

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Anne Stevenson, una delle poetesse anglo-americane più incisive e unanimamente riconosciute dal secondo novecento ad oggi, per la prima volta tradotta in Italia in un’antologia che ne presenta la qualità, l’altezza e lo spessore di tale voce. I componimenti, tradotti e curati da Carla Buranello, offrono al lettore il percorso fecondo e luminoso, fatto di incontri, viaggi, analisi del proprio cammino esistenziale, secondo una dialettica e una poetica che mira a restituire l’immagine di un poeta “artigiano che, usando gli strumenti fornitigli dalla tradizione, o forgiandone egli stesso di nuovi, sa plasmare la materia sonora e sa realizzare in concreto le cose che pensa”. Come sottolinea la curatrice dell’opera – e come scoprirà il lettore – la poesia per Anne Stevenson “è arte del ritmo”.

Autore: Anne Stevenson
Curatore: Carla Buranello
Traduttore: Carla Buranello
Testo a fronte: Inglese
Editore: Interno Poesia
ISBN: 9788885583078
Pagine: 128

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Categorie: , , Anno 2018

Descrizione

Estratto da Le vie delle parole:

Come arrivano le poesie

Rigirale in bocca sottovoce
Poi lasciale vagare nella mente
Finché un significato prende forma.

Come l’amore, sono più forti se accolte alla cieca,
Giudicate all’istante, percepite con sensi acutizzati
Mentre ancora non è chiaro se siano necessarie.

L’emozione imprecisa – intensa
Quanto un’azione adrenalinica –
Si nutre di sé stessa, e a sua difesa

Si immagina un ruolo umanitario,
Ma le poesie, siano maschi o femmine, sono vanesie
E traggono le proprie soddisfazioni dall’interno,

Sfoggiano vocali, o esibiscono catene
Di elle ed emme d’argento per fare mostra
Di intimità o di biasimo, di gioia o di dolore.

Le vie delle parole sono strette ed egoiste,
Esige ognuna uno spazio adeguato al proprio peso.
Non serve scandire i versi ad ogni frase,

Ma una sorta di battito deve integrare
Il suono che la poesia fa quando è inventata.
Sennò, scrivi prosa. Oppure aspetta

Che arrivi e sia lei il proprio intento a dichiarare.

 

How Poems Arrive

You say them as your undertongue declares
Then let them knock about your upper mind
Until the shape of what they mean appears.

Like love, they’re strongest when admitted blind,
Judging by feel, feeling with sharpened sense
While yet their need to be is undefined.

Inaccurate emotion – as intense
As action sponsored by adrenaline –
Feeds on itself, and in its own defence

Fancies its role humanitarian,
But poems, butch or feminine, are vain
And draw their satisfactions from within,

Sporting with vowels, or showing off a chain
Of silver els and ms to host displays
Of intimacy or blame or joy or pain.

The ways of words are tight and selfish ways,
And each one wants a slot to suit its weight.
Lines needn’t scan like this with every phrase,

But something like a pulse must integrate
The noise a poem makes with its invention.
Otherwise, write prose. Or simply wait

Till it arrives and tells you its intention.

Informazioni aggiuntive

Editore

Nota biografica

Anne Stevenson è nata a Cambridge, in Inghilterra, nel 1933. Oltre alle numerose raccolte di poesia, una ventina, Anne Stevenson ha pubblicato una biografia di Sylvia Plath, nel 1989, un libro di saggi letterari, "Between the Iceberg and the Ship", nel 1998, due studi critici su Elizabeth Bishop, l’ultimo nel 2006, e "About Poems" (and how poems are not about)", nel 2017. Le ultime raccolte di poesie pubblicate sono "Poems 1955-2005" (2005), "Stone Milk" (2007), "Astonishment" (2012), "In the Orchard" (2016).

Curatore

Carla Buranello

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