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In Stock…non mi considero attuale, né desidero esserlo. Non m’interessa l’arte che di continuo si trasforma, ma l’arte che lentamente mi trasforma, perché trova e condivide immagini dell’anima, capaci di orientare la trasformazione possibile. Non sopporto che si chiami creativo il mio fare. La mia non è creazione, che sciocchezza, semmai è preghiera; è il tentativo, sempre troppo maldestro per quanto affinato nel tempo, di raggiungere quel luogo originario che è fonte di una nostalgia senza quiete. Mi sento come uno di quei pesci che risalgono la corrente contro ogni ostacolo; non per scelta, ma per costrizione, perché anelano alla sorgente da cui provengono, ma che ignorano e forse non riusciranno mai a raggiungere.
Autore: Francesco Donfrancesco
Titolo: Rua da alegria
Formato: 14×21 cm – brossura cucita
Pagine: 192
Novità nelle librerie da giugno 22, acquistabile in anteprima qui
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PROMOVersione Digitale / Standard
«A scuola ti hanno insegnato delle cose. Anche in famiglia. Ma le cose importanti hai dovuto impararle da solo, balbettando, andando a tentoni – ad esempio, questa: la pochezza di una volontà che faccia affidamento solo su se stessa, la follia di una vita costruita come una fortezza. Queste persone tutte certezza e volontà, queste persone di principio soffocate dal cappio della loro vita, le hai sempre fuggite. Il tempo di scrivere quel testo, ed eri divenuto simile a loro, eri divenuto uno scrittore professionista, qualcuno che sa fare le cose e che, credendo soltanto a questo sapere, non lascia più entrare dentro di sé l’ignoto delle cose – ciò che in loro resiste al dominio della nostra volontà. Il professionismo è una malattia che viene alle persone per il loro mestiere, per la padronanza che ne hanno, che li rende schiavi. Se di lei volevi quel ritratto, era per cogliere un po’ della sua luce e perché non vedi altra ragione per scrivere: ogni presenza ha una grazia tutta sua, che aspetta di essere detta. Ora che ti sei liberato dall’impazienza, puoi riprendere il quadro disfatto. Ora che la tela è vergine, puoi tornarci sopra come il pittore quando si mette al lavoro. Ciò che ti ha appena confidato in dieci secondi è sufficiente: il resto era falso – visibile, certo, eppure falso, poiché senza conseguenze sulla sua vita. Perché una cosa sia vera è necessario che, oltre a essere vera, entri nella nostra vita. » Christian Bobin
«L’intelligenza non è una questione di titoli di studio. Può averci qualcosa a che fare ma non ne è l’aspetto essenziale. L’intelligenza è la forza, solitaria, di estrarre dal caos della propria vita la manciata di luce sufficiente per rischiarare un po’ più lontano da sé -verso l’altro laggiù, come noi smarrito nel buio» Christian Bobin
La voce di Christian Bobin in modo quasi ostinato, non vuole smettere di indicare la “presenza pura” che è nel mondo, offerta dalla gratuità di un albero, di un fiore, di un passero; insomma, la vita nella sua fragilità estrema. Christian Bobin scrive dunque – è lui stesso ad affermarlo – per questa “maggioranza silenziosa che consuma la propria vita in silenzio, che attraversa la propria vita in punta di piedi”. Una “purezza” che ogni persona può cogliere, nonostante la sofferenza, il dolore e la morte. “Sono pazzo di purezza. Sono pazzo di questa purezza che non ha nulla a che vedere con una morale, che è la vita nella sua particella elementare”. Così leggiamo ne L’insperata , ultimo racconto di questo volume di affascinanti storie brevi.
Apre la raccolta una lettera “alla luce che indugiava nelle vie di Le Creusot, in Francia, mercoledi 16 dicembre 1992, verso le due di pomeriggio” e la chiude su un’altra lettera, questa volta, all’ ‘insperata’: a colei che non sperava di incontrare. In questo libro, l’autore ci accompagna a casa di un amico scrittore oppure ad assaporare un tè con dei bambini per sfuggire alla noia degli adulti; poi ci racconta una storia di alberi e di amori e molto altro ancora.
Undici istantanee di vita quotidiana in cui lo sguardo poetico di Bobin non smette di indicarci la vita nella sua “purezza” estrema.
Traduzione di Maddalena Cavalleri
€4.90 – €13.25-5%Anno : 2018Autore : Christian BobinTipologia : Ebook - LibroCollana : Scrittura nuda
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PROMOVersione Digitale / Standard€4.90 – €5.00-59%Autore : Dario MuciAnno : 2011Tipologia : CD+Libro - Digital Download
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Versione Standard
14×21 cm / 128 pagg. – Luigi Garrisi
€12.00Anno : 2018Autore : Luigi Garrisi
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Versione Digitale / Standard
Mi hai fatto conoscere, perché tacerlo, il grande delirio della gelosia. Niente somiglia di più all’amore e niente gli è più contrario. Il geloso crede di testimoniare, con le sue lacrime e le sue grida, la grandezza del suo amore. Invece non fa che esprimere quella preferenza arcaica che ognuno ha per se stesso. Nella gelosia non ci sono tre persone, non ce ne sono nemmeno due, d’improvviso ce n’è una sola in preda ai sussulti della sua follia: ti amo, quindi sei legata da questa dipendenza, sei dipendente dalla mia dipendenza e mi devi accontentare in tutto e poiché non mi accontenti in tutto non mi accontenti in niente, e io ce l’ho con te per tutto e per niente, perché sono dipendente da te e perché non vorrei esserlo più, e perché vorrei che tu rispondessi a questa dipendenza. Il discorso della gelosia è inesauribile. Si nutre di se stesso e non cerca risposte, d’altronde non ne accetta nessuna – trottola, spirale, inferno. Ho conosciuto questo sentimento per quindici giorni, ma sarebbe bastata ampiamente un’ora per conoscerlo tutto. Al quindicesimo giorno l’inferno era passato, definitivamente. Per quindici giorni ho battuto i piedi nella brutta eternità delle recriminazioni: avevo l’impressione che tu sposassi il mondo intero, eccetto me. Era il fanciullo in me che strepitava e faceva valere il suo dolore come moneta di scambio. E poi ho visto che non ascoltavi quel genere di cose e ho capito che avevi ragione, profondamente ragione a non ascoltarle: il discorso della recriminazione non va ascoltato. Non c’è traccia d’amore in esso. Solo un rumore, un ripetere furioso: io, io, io. E ancora io. In capo a quei quindici giorni in un attimo si è squarciato un velo. Potrei parlare quasi di rivelazione. Ce ne fu una del resto. D’un tratto per me era lo stesso se tu sposavi il mondo intero. Quel giorno ho perduto una cosa e ne ho guadagnata un’altra. So benissimo cosa ho perduto. Ciò che ho guadagnato, non so come chiamarlo. So solo che è inesauribile. Il bambino furioso ci ha messo quindici giorni a morire. È poco tempo, lo so: in altri casi continua a regnare instancabile, per tutta la vita. Fu il tuo riso davanti alle mie recriminazioni a far precipitare le cose. È stato il genio del tuo riso che è penetrato dritto nel cuore del bambino despota, è stata la tua libertà che improvvisamente mi ha spalancato tutte le strade.
Christian Bobin, dal libro “Più viva che mai”
“Bobin sembra che scriva frasi fatte apposta per essere citate. E ancora più incredibile è che questo autore riesce sempre ad assomigliarti. Tu leggi e pensi che sta scrivendo come scrivi tu, come pensi tu, come senti tu. Penso che tanti lettori abbiano questa sensazione rispetto a Bobin. Lui è lo scrittore che ci somiglia, ci fa credere in Dio anche se non crediamo in Dio, ci fa credere all’amore anche se non crediamo all’amore, ci fa essere buoni anche se non siamo buoni.” Franco Arminio dall’introduzione al libro
€4.90 – €12.00Anno : 2017Autore : Christian BobinTipologia : Ebook - LibroCollana : Scrittura nuda
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PROMOVersione Digitale / Standard
Una lunga lettera. Il bisogno profondo dell’altro. La voglia di scrivere, di passeggiare, di leggere. La scrittura ausculta il battito del tempo: un pomeriggio di dicembre, la neve, l’incedere improvviso della primavera, le voci dei bambini che giocano all’aperto. I libri sulla scrivania, mormorano, parlano. Il leggere e il pregare, due azioni, due gesti simili. Un perdersi nelle letture e nella vita pura, per trovare il nutrimento che aiuti a dare senso ai giorni. Un bambino si tuffa nella lettura per cercare, cercare… Un’irrequietezza, la sua, che rivela la consapevolezza sulla precarietà della vita. Eppure, Christian Bobin non vuole raccontarci l’oscurità, che ben conosce, ma soffermarsi sui punti luminosi dell’esistenza, per attraversare, come un funambolo, l’oscurità, il vuoto. Un livre de chevet, di meditazione che apre il lettore alla vita e al mondo, con Valéry, Rimbaud, Proust, Maurice Scève, Schubert in sottofondo e la piccola Hélène, di due anni, che ci racconta “il miracolo delle stagioni sul suo viso.”
€4.90 – €11.40-5%Autore : Christian BobinTipologia : Ebook - LibroCollana : Scrittura nuda
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Versione Digitale / Standard
“Partendo dall’alchimia innocente e incondizionata fra un lupo e una bambina nata in una famiglia circense, il francese Christian Bobin ci regala un capolavoro di profondità narrativa e poetica, dove ogni pagina rivela quell’armonia assoluta propria della scrittura dei veri fuoriclasse.” (Silvia Pingitore, il venerdì di repubblica)
Incipit
Il mio primo amore ha i denti gialli. Entra negli occhi dei miei due anni, due anni e mezzo. Dalla pupilla dei miei occhi scivola nel mio cuore di bambina dove si costruisce la tana, il nido, il covo. Mentre vi parlo, c’è ancora. Nessuno ha saputo prendere il suo posto. Nessuno ha saputo scendere così lontano. Ho iniziato la mia carriera di innamorata a due anni con l’amante più fiero che ci fosse: coloro che sono arrivati dopo non sarebbero mai stati all’altezza, né mai avrebbero potuto esserlo. Il mio primo amore è un lupo. Un vero lupo con pelo, odore, denti giallo avorio, occhi giallo mimosa. Macchie di stelle gialle in una montagna di pelliccia nera.Passaggi dal libro:
“Non scrivo con l’inchiostro. Scrivo con la mia leggerezza. Non so se riesco a farmi capire: l’inchiostro, lo compro; ma non esiste un negozio per la leggerezza. Viene, oppure no: dipende. Quando non viene è già presente. Mi capite? E’ ovunque, la leggerezza: nella freschezza insolente delle piogge estive, sulle ali di un libro abbandonato ai piedi del letto, nel suono delle campane del monastero all’ora delle funzioni, un vociare infantile e vibrante, in un nome mille e mille volte sussurrato come quando si mastica un filo d’erba, nella fata che è la luce alle svolte delle strade serpeggianti del Jura, nella povertà esitante delle sonate di Schubert, nel rito di chiudere lentamente le imposte sul far della sera, nel tocco sottile di blu, blu pallido, quasi viola, sulle palpebre di un neonato, nella dolcezza di aprire una lettera attesa, prolungando di un secondo l’istante di leggerla, nel rumore delle castagne che si schiantano al suolo e nella goffaggine di un cane che scivola su di uno stagno ghiacciato, mi fermo qui, la leggerezza, lo vedete, è donata ovunque. Se allo stesso tempo è rara, di una rarità incredibile, è perchè ci manca l’arte di ricevere, semplicemente ricevere ciò che ci è donato ovunque.”
“Ovunque, mescolate alle particelle dell’aria che respiriamo, ci sono particelle d’amore errante. A volte si condensano e cadono come pioggia sul nostro capo. A volte no. Dipende così poco dalla nostra volontà, come un acquazzone di primavera. Tutto ciò che possiamo fare è restare il meno possibile al riparo. Ed è forse questo che non funziona nel matrimonio: questo lato dell’ombrello.”
“Sai cos e’ la malinconia? Hai già visto un eclissi? Beh è questa cosa qui: la luna scivola davanti al cuore e il cuore non dà più luce. La notte in pieno giorno. La malinconia è dolcezza e buio.”
€4.90 – €12.00Autore : Christian BobinTipologia : Ebook - Libro
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