Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno
Versione Standard€16.00
In StockUna raccolta poetica di rara intensità, condotta con misura e sapienza da Silvia Vecchini, qui al suo esordio nella poesia per ragazzi, e Marina Marcolin acquerellista e disegnatrice senza pari. Un lavoro di scavo paziente, concentrato e segreto per portare a galla dal prodigioso giacimento dell’infanzia e dell’adolescenza gemme di inaudito splendore: istanti di bellezza folgorante, lampi di sofferenza sconosciuta, sprazzi abbaglianti di consapevolezza.
Un percorso misterioso e, al tempo stesso, familiare, fra il tempo quotidiano dei giorni e quello sospeso del cuore, a volte opaco, a volte forsennato, nel suo ritmo imprevisto e irregolare. Un libro che, senza paura, vola alto, altissimo, per affermare il diritto all’altezza di un’età che come poche altre non teme il coraggio e la paura di quell’umanissima impresa che è conoscere se stessi.
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Quarta stella, l’opera prima di Gisella Genna, è un libro che pone domande, scopre ferite, commemora la vita che è stata, grazie ad una lirica che esplora l’alterità, materiale e spirituale, che apre gli occhi alle verità dell’amore e del disamore. Una prova lampante di come la poesia sia veicolo di un messaggio obliquo e plurale, in cui scrivere del proprio mondo significa restituire la filigrana della realtà.
Autore: Gisella Genna
Prefazione: Giovanna Rosadini
Editore: Interno Poesia
ISBN: 978-88-85583-42-9
Pagine: 84Editore : Interno PoesiaAnno : 2020
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Quasi fosse una rabdomante della parola, Mariangela Gualtieri oltrepassa la sembianza razionale delle cose e i confini della psiche individuale, in un abbandono vigile e teso a cogliere l’essenza di stati d’animo e corrispondenze col mondo. E dalla capacità di osservazione stupita del mondo, unita a quella di ascolto delle risonanze interiori, nascono le sue poesie che conducono il lettore nel territorio ibrido che sta tra infanzia e crudeltà, bellezza e dolore.
Editore : Einaudi
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Tu io e Montale a cena. Poesie per Zeichen segna il ritorno sulla scena poetica di Gabriella Sica. Un libro di poesie conviviali e di viaggio, di sgomento e compianto, in cui frammenti di memoria quotidiana restituiscono al lettore alcune folgorazioni, essenziali e reali, sulla figura di Valentino Zeichen. Un canzoniere in vita e in morte per ricordare un amico, per confrontarsi con l’ineluttabilità del tempo, per consegnare il ritratto di una Roma d’amore, culla di poeti e metafora di una lingua poetica viva, che dura oltre il destino di ognuno.
Autore: Gabriella Sica
Editore: Interno Poesia
ISBN: 978-88-85583-34-4
Pagine: 104
Foto di copertina: Dino IgnaniEditore : Interno PoesiaAnno : 2019
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Dalla postfazione di Sebastiano Triulzi: “Il titolo di questa seconda raccolta di poesie, Lo sbarco salato del risveglio, riprende il verso interno di un componimento, secondo una pratica messa in atto da Marco Pacioni già nel precedente lavoro pubblicato, Il bollettino dei mari alla radio; ma ad accomunare i due libri c’è in primo luogo il tema di fondo, che è il mare, inteso nello specifico come Mar Mediterraneo; e che l’autore rappresenta come spazio demotico, come topos, luogo simbolico e insieme storico e geografico in grado di essere specchio del nostro tempo, perfetto contraltare di quella modernità liquida della società che Zygmunt Bauman ha descritto così efficacemente. Da un lato, il poeta guarda al Mediterraneo come emblema di un’impossibile catarsi culturale del popolo italiano, che infatti respinge chi lo attraversa per chiedervi asilo e rifugio, o anche solo migliori condizioni di vita; dall’altro, indaga e rintraccia il momento regressivo in cui noi italiani abbiamo iniziato ad arroccarci e proteggerci, sviluppando modelli culturali reattivi nei confronti del mare, con il paradosso che questo bacino d’acqua è stato ed è oggi percepito come luogo da cui proviene il pericolo e del quale bisogna aver paura. Pacioni denuncia l’atteggiamento di chiusura verso persone, verso popolazioni che cercano di solcare, di riunire, di attraversare appunto questo spazio «fra le terre», che sarebbe poi anche il significato etimologico della parola Mediterraneo: una chiusura che data da tempo e non è solo italiana ma della cultura europea nel suo insieme, nella misura in cui l’Italia è, metaforicamente, il primo porto o il primo approdo dell’Europa. Pur essendo la nostra terra una penisola, ci ricorda il poeta, abbiamo elaborato nel tempo, anche dal punto di vista urbanistico, non solo culturale o sociale, un rapporto conflittuale col Mediterraneo, costruendo ad esempio fortezze sulla costa che servivano a difendersi dal mare o da quanti avrebbero potuto giungervi”.
Autore: Marco Pacioni
Postfazione: Sebastiano Triulzi
Editore: Interno Poesia
ISBN: 9788885583122
Pagine: 112Editore : Interno PoesiaAnno : 2018
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Dammi l’acqua dammi la mano dammi la tua parola che siamo, nello stesso mondo.
La bambina pugile è tornata. La riconosciamo, la ritroviamo con la sua insonnia, la sua febbrile sensibilità, le sue debolezze e la sua incredibile forza. La seguiamo in un percorso poetico che evoca una sorta di narrazione emblematica. Si parte dalla casa. La vita di una persona emana dagli spazi dove è cresciuta. Portone, finestre, pavimenti, muri, scrivania, frigo, letto e cosí via: la bambina è come diffusa nelle cose, negli oggetti che l’hanno accolta. Poi esce nel mondo e deve inventarsi gli strumenti per percepirlo. Il libro diventa un viatico per «saper leggere le stelle | ma non la grammatica». O forse, piú che guardare il mondo con occhi diversi, il passo ulteriore è essere il mondo: essere piuma, essere nuvola, essere luce. Infine c’è chi cade, tutti prima o poi cadono, ma nessuna caduta impedisce di «farsi vivi». Al di là di questo traliccio strutturale, la raccolta è molto fluida e per niente schematica. Nodi irrisolti si alternano e si intrecciano con un’esperienza mistica quotidiana, mite, senza enfasi di spossessione. Quella particolare voce, come d’infanzia, che già abbiamo conosciuto via via nei libri precedenti dell’autrice è ormai un meccanismo ad alta precisione con il quale Chandra Candiani riesce a far affiorare nella maniera piú efficace ciò che non è visibile.
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Anne Stevenson, una delle poetesse anglo-americane più incisive e unanimamente riconosciute dal secondo novecento ad oggi, per la prima volta tradotta in Italia in un’antologia che ne presenta la qualità, l’altezza e lo spessore di tale voce. I componimenti, tradotti e curati da Carla Buranello, offrono al lettore il percorso fecondo e luminoso, fatto di incontri, viaggi, analisi del proprio cammino esistenziale, secondo una dialettica e una poetica che mira a restituire l’immagine di un poeta “artigiano che, usando gli strumenti fornitigli dalla tradizione, o forgiandone egli stesso di nuovi, sa plasmare la materia sonora e sa realizzare in concreto le cose che pensa”. Come sottolinea la curatrice dell’opera – e come scoprirà il lettore – la poesia per Anne Stevenson “è arte del ritmo”.
Autore: Anne Stevenson
Curatore: Carla Buranello
Traduttore: Carla Buranello
Testo a fronte: Inglese
Editore: Interno Poesia
ISBN: 9788885583078
Pagine: 128Editore : Interno PoesiaAnno : 2018
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