Resta qui e fai cantare il cuore nel profondo

14 di Agosto 2016 a Otranto si celebra la consueta festa dedicata agli 800 Martiri.

Una riflessione sul Coraggio.

‘Resta qui e fai cantare il cuore nel profondo, resta qui.’

Così cantano i Radiodervish e la incantevole voce di Alessia Tondo nello splendido brano: Yara. Di questo c’è bisogno oggi, di esserci e far cantare il proprio cuore nel profondo. Il cuore è il luogo dove risiede la nostra umanità, dove risiede un potere buono, luminoso, generoso, generativo, compassionevole. Far cantare il cuore, nonostante i tempi difficili, e forse proprio per questo, perché nel cuore risiede l’unica medicina spirituale capace di dissipare il buio, ogni forma di buio, trasformare la crisi, ogni crisi. Nel cuore risiede la nostra genuina capacità di reagire ai mali del tempo, in noi stessi e nel mondo, a una attualità consumata, che ci viene propinata dai media come qualcosa di tetro, priva di freschezza, di grazia. Ma c’è un’altra attualità alla quale noi possiamo attingere ogni mattina svegliandoci e in qualunque momento: l’attualità radiosa del cuore quando non si lascia offuscare dalla nebbia della paura. Oggi, 14 Agosto 2016, a Otranto si celebra la tradizionale Festa in memoria degli 800 martiri, decapitati poiché restati fedeli al proprio cuore dinanzi a un Altro che aveva smarrito la propria umanità, la propria anima, accecato da un potere piccolo, non buono. Oggi, con la memoria degli 800 martiri, siamo chiamati a ricordarci la qualità del CORAGGIO. E’ necessario coraggio per esserci. Per restare qui e far cantare il cuore nel profondo. Così facendo possiamo pazientemente dissolvere l’incubo del presente e far tornare l’INCANTO del presente, la novità del presente. Un presente buono al quale ognuno è benvenuto.